Greta Thunberg senza treccine durante il discorso sul clima a Londra
Ha anche solidarizzato con il premier ungherese Viktor Orban per la sua chiusura nei confronti degli immigrati. Ma Izabella non si limita a sostenere posizioni sovraniste. È anche favorevole a politiche per la famiglia e combatte la cosiddetta ideologia gender, quella che sostiene che le differenze di comportamento fra maschi e femmine derivano dall'educazione. A marzo l'attivista quindicenne è stata protagonista di un durissimo dibattito su Twitter contro quello che ha definito «l'indottrinamento gender nelle scuole svedesi».
Ha parlato di «testi assurdi», i cui protagonisti sono «una ragazza con un pene», «un ragazzo con una vagina» o individui che sono al tempo stesso «un maschio e una femmina». La bestia nera di Izabella sono gli intellettuali liberal di sinistra e l'ideologia del politically correct. Per questo è diventata popolarissima negli ambienti della destra sovranista e degli integralisti cristiani. La giovane attivista ne ha anche per Greta Thunberg: «Se non sei nemmeno abbastanza uomo o donna per difendere la tua gente - ha scritto sui social -, allora come diavolo dovresti essere lì per il resto del mondo?».