Unione Europea, incubo terrorismo
mille arresti nel 2015

Unione Europea, incubo terrorismo mille arresti nel 2015
Lunedì 24 Ottobre 2016, 09:58 - Ultimo agg. 10:00
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L'aumento degli attentati di matrice terroristica ha portato le forze dell'ordine dell'Unione Europea a serrare i ranghi, con il risultato che nel 2015 hanno arrestato 1.077 persone. Rispetto al 2014 l'incremento è stato del 25%, quando a finire dietro le sbarre sono stati 774 presunti terroristi; mentre il confronto con il 2013 evidenzia che il numero di persone finite dietro le sbarre è raddoppiato, rispetto ai 535 fermi effettuati. I dati sono contenuti nella relazione sulla situazione e sulle tendenze del terrorismo nell'Unione europea (Te-Sat) pubblicata da Europol, ed elaborati dall'Adnkronos. I dati relativi agli attentati terroristici sul territorio europeo rivelano che occorre fare ancora molto, per scardinare una rete che è riuscita a colpire 211 volte, lo scorso anno, provocando la morte di 151 persone e il ferimento di 360. I numeri parlando, anche in questo caso, di un fenomeno in crescita, rispetto ai 201 attentati del 2014 e 152 del 2013. Un focus sugli arresti di sospetti fondamentalisti islamici mostra che nell'ultimo anno i numeri sono quasi raddoppiati, passando da 395 del 2014 a 687 del 2015.


In quattro anni il fenomeno è aumentato del 453,1%, infatti nel 2011, primo anno in cui i dati sono resi disponibili, i casi sono stati 122. È in Francia che si concentra la quota maggiore di persone finite dietro le sbarre nel 2015; il paese da solo arriva a superare la metà degli arresti effettuati sul territorio Ue, con 377 sospettati.
Seguono a grande distanza la Spagna, con 75 arresti, e il Belgio (60), l'Austria (48) e l'Italia dove lo scorso anno sono stati effettuati 40 arresti. In un dossier del Parlamento italiano vengono citati gli studi «più attendibili» sul fenomeno dei «foreign fighters»: i combattenti stranieri in Siria e Iraq sono tra 27.000 e 30.000 e, di questi, oltre 5.000 proverrebbero dall'Ue. Europol dell'Unità Ue addetta alle segnalazioni su Internet relative a discorsi di incitamento all'odio e alla propaganda terroristica on line ha finora esaminato oltre 4.700 casi di materiali reperiti su 45 piattaforme e inoltrato a imprese su Internet oltre 3.200 richieste di rimozione di contenuti, con un tasso di ritiro effettivo del 91%
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