Le Torri Gemelle viste da dentro: quell'elettricista che immortalò l'ultima alba del World Trade Center

Le Torri Gemelle viste da dentro: quell'elettricista che immortalò l'ultima alba del World Trade Center
di Andrea Andrei
Venerdì 12 Settembre 2014, 09:06 - Ultimo agg. 13 Settembre, 09:00
4 Minuti di Lettura

Segui Il Mattino su Facebook, clicca qui



La sua è una delle migliaia di storie che il destino ha intrecciato a quella che probabilmente è stata la più grande tragedia degli anni Duemila.

Solo che la sua è estremamente particolare. Konstantin Petrov, immigrato estone, nel giugno del 2001 ottenne un lavoro come elettricista al "Windows on the World", il ristorante che si trovava in cima alla torre nord del World Trade Center di New York.

Grazie a questo suo lavoro, Konstantin ebbe il privilegio di trovarsi spesso da solo di notte nell'edificio.

L'uomo, che ha sempre avuto la passione per la fotografia, si è potuto allora sbizzarrire nel fotografare non solo i panorami mozzafiato dalle finestre del ristorante, ma anche gli interni e i dettagli dell'edificio, comprese stanze, scale, arredamenti, ascensori. Molti di questi scatti sono illuminati dalla luce dell'alba, che oggi fa apparire quelle immagini poetiche e commoventi. Soprattutto se si pensa che quei magici luoghi oggi non esistono più.

All'epoca Konstantinov caricò le sue foto su quello che era l'antenato dei social network fotografici (un po' come Flickr) in versione estone, Fotki.

L'estate scorsa, come racconta il settimanale americano "The New Yorker", il documentarista Erik Nelson stava cercando di finire un film per il National Geographic Channel, dal nome "9/10: The Final Hours", ma aveva difficoltà a trovare testimonianze video o fotografiche degli interni dell'edificio. Quando stava per abbandonare il progetto, si è imbattuto negli scatti di Konstantin, scoprendo che l'uomo aveva immortalato centinaia di volte il World Trade Center, fino al giorno prima del terribile attentato dell'11 settembre.

Nelson ha cercato di mettersi in contatto con lui, ma senza successo. Anche perché le ultime foto caricate su Fotki risalivano al giugno del 2002. Poi più nulla.

Allora il regista e il suo staff sono riusciti, con grande difficoltà, a rintracciare Dmitri Don, il programmatore di computer che nel 1995 fondò Fotki. Don ha raccontato loro che l'idea di questo social network ante-litteram gli era venuta per dare la possibilità agli estoni che emigravano di raccontare le proprie vite a chi restava a casa. In pratica, il concetto che fece la fortuna di Facebook. Solo che quando Don propose la sua idea agli investitori di New York, si sentì rispondere: "Perché caricare le foto su un sito, quando si possono mandare via email?". Fotki così fallì ancora prima di prendere il volo e Don tornò a Tallinn.

Konstantin Petrov era un suo amico d'infanzia. Quando Konstantin ottenne il lavoro da elettricista al World Trade Center, racconta Don al "New Yorker", tutti i suoi conoscenti in Estonia rimasero sorpresi dalla bellezza delle foto e dai particolari immortalati dal giovane di quelle mitiche torri.

La mattina dell'11 settembre 2001 Petrov staccò dal lavoro alle 8. Anche se di solito si fermava nel grattacielo a prendere un caffè con i colleghi, quella mattina decise di andare direttamente a casa. Una scelta che gli salvò la vita: mentre era in moto il primo aereo si schiantò contro le torri. Quando arrivò a casa apprese la notizia dal telegiornale e chiamò i suoi colleghi al ristorante. Fu l'ultima volta che parlò con loro.

Ma la vita di Konstantin si sarebbe conclusa tragicamente un anno più tardi, quando il giovane, che oltre a quella per la fotografia aveva anche una passione viscerale per le moto, si schiantò in sella alla sua due ruote sulla West Side Highway, morendo sul colpo. Senza avere la più pallida idea di aver lasciato, con le sue foto, un documento di grande valore ai posteri.

Per vedere tutte le foto scattate da Konstantin Petrov clicca qui.