Prima il mezzo show di Porto Rico, dove si è esibito in un improbabile lancio di rotoli di carta assorbente a beneficio delle vittime dell’uragano Maria. Poi il suo volto più istituzionale di Las Vegas, dove si è calato di colpo nel ruolo di padre della nazione, rincuorando i familiari delle vittime della strage e intrattenendosi a lungo con i numerosi feriti. Ora invece, di ritorno tra le mura della Casa Bianca, enigmatico se non addirittura criptico. «Vi dico una cosa: abbiamo i più grandi generali del mondo riuniti in questa stanza. Sarà una serata fantastica».
L’occasione è quella di una cena con i più importanti vertici militari a stelle e strisce. La scena è quella di una fotografia di gruppo, con tanto di consorti al séguito. Accanto a lui Melania, avvolta in un rigido tailleur nero.
Trump forza un sorriso e nel frattempo parla tra i denti: «La quiete prima della tempesta», ripete.
E ai giornalisti che gli chiedono a cosa faccia riferimento, se all’Iran o alla Corea del Nord o ancora all’Isis, il tycoon replica con fare misterioso: «Lo scoprirete, lo scoprirete molto presto».
