Le cifre si ricavano dai bilanci della fondazione fondata da Trump per i suoi versamenti benefici. Il suo staff sostiene che il miliardario dona anche privatamente, ma il Post non ne ha trovato traccia malgrado un'accurata ricerca fra 188 fondazioni in qualche modo legate a lui. Si tratta di enti che hanno ricevuto sue donazioni prima del 2009, che Trump ha lodato pubblicamente o che hanno organizzato galà benefici a cui lui ha partecipato.
Un esempio illuminante è la promessa del 1988 di versare quattro o cinque milioni ricavati dalla vendita del libro «The art of the deal» ai senzatetto, la lotta contro l'Aids e la sclerosi multipla, e i veterani del Vietnam. Se si esaminano le donazioni della Trump Foundation fra il 1997 e il 1991 il totale è di 1,9 milioni. Ed è anche istruttivo vedere a chi sono stati versati: ai veterani sono andati 101mila dollari, ai senzatetto 26mila, alla lotta contro l'Aids 12.450 e alla ricerca per la sclerosi 4.250. Tutto il resto è andato a enti legati alla vita sociale e familiare di Trump, come i 16.750 dollari per la scuola di ballo frequentata dalla figlia Ivanka o i 40mila per il college privato dove studiava il figlio Eric.
C'è poi la vicenda della grande tenda che Trump ha affittato nel 2009 all'allora leader libico Muammar Gheddafi quando venne a New York.
Il miliardario promise che avrebbe versato in beneficenza i 150mila dollari ricevuti, ma non ha mai detto a chi. E naturalmente non se ne trova traccia. Prima del milione di dollari versato ai veterani in maggio, l'ultima donazione benefica documentata di Trump risale al 2009. Si tratta di un versamento alla lega atletica della polizia di New York, il cui ammontare non è chiaro ma è compreso fra i 5mila e i 9,99 dollari.