Usa 2020, sondaggi a picco e ipotesi choc: e se Trump si ritirasse?

Usa 2020, sondaggi a picco e ipotesi choc: e se Trump si ritirasse?
di Luca Marfé
Lunedì 29 Giugno 2020, 12:00 - Ultimo agg. 12:02
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Se i sondaggi non dovessero migliorare, Donald Trump potrebbe addirittura ritirarsi.

È questa l’ipotesi choc che si fa strada, non tra le fila nemiche della sinistra democratica, ma tra quelle “amiche” della destra repubblicana.

“Amiche” tra virgolette perché il tycoon le elezioni del 2016 le ha vinte letteralmente contro tutti.
Il punto, però, è che quelle del 2020 rischia oggettivamente di perderle.

E non lo dicono soltanto le intenzioni di voto che negli strumenti (di propaganda, talvolta più che di informazione) lo danno dietro al rivale Biden, peraltro di percentuali a due cifre. Ma lo dice un quadro generale che era inimmaginabile all’inizio di quest’anno e che viceversa pare essersi convertito in una realtà prigioniera e cupa, figlia della stagione drammatica del coronavirus, dell’economia in frantumi e, ultime in ordine di tempo ma certo non di rilevanza, delle proteste razziali.

Una sorta di apocalisse della politica in cui si sommano più crisi che, al di là di un presidente a tratti alternati un po’ colpevole e un po’ innocente, rischia di esplodere come una bomba proprio in faccia a lui.

Lui che, se confermate determinate tendenze, starebbe appunto valutando l’incredibile possibilità di evitare la sconfitta facendosi da parte.


Meglio una scelta ragionata dell’eventuale bocciatura della Storia.

Ma il team Trump non ci sta e suona la carica di mille tamburi:

«La madre di tutte le Fake News!», strilla Tim Murtaugh, portavoce della campagna elettorale dell’arancione.


«I sondaggi hanno sempre sbagliato e la narrativa è falsa. Se così non fosse stato, oggi alla Casa Bianca avremmo avuto Hillary Clinton», chiosa seccato, ostentando i muscoli di un candidato che resta a suo dire invincibile.

Fatto sta che le tante (troppe) spaccature mostrano la sua gente un po’ meno compatta e un po’ più silenziosa.
Ora non resta che stabilire se “silenziosa” significhi ancora “maggioranza” o se silenzio sia preludio e sinonimo di sconfitta.

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