«Un'autobomba a Times Square», agente infiltrato sventa nuovi attacchi a New York in stile Isis: tre arresti

«Un'autobomba a Times Square», agente infiltrato sventa nuovi attacchi a New York in stile Isis: tre arresti
Sabato 7 Ottobre 2017, 08:25 - Ultimo agg. 8 Ottobre, 09:29
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Tre uomini sono stati arrestati e incriminati in quanto intenzionati a mettere a segno attacchi a New York nell'estate del 2016, analoghi a quelli ispirati dall'Isis. Lo rendono noto le autorità federali. Nel mirino c'erano concerti, stazioni della metropolitana e Times Square. Gli arresti sono stati effettuati in seguito a una inchiesta condotta dall'Fbi con un agente sotto copertura, che ha consentito di sventare i piani. Lo riferiscono i media Usa.

Uno degli arrestati, Abdulrahman El Bahnasawy di 19 anni, acquistò del materiale per confezionare bombe e fu arrestato dopo essersi recato dal Canada al New Jersey nel maggio del 2016. Il suo arresto fu frutto di un'operazione con un agente dell'Fbi che si era finto estremista islamico. Secondo quanto emerge da documenti relativi al caso, El Bahnasawy inviò all'agente un'immagine di Times Square con il messaggio: «Abbiamo assolutamente bisogno di far esplodere un'autobomba a Times Square. Guarda questa folla!».

In un altro messaggio El Bahnasawy espresse il desiderio di «sparare a concerti, perché si uccidono molte persone... Basta arrivare con pistole in mano. Così hanno fatto quelli di Parigi». Nei documenti non si fanno però i nomi dei luoghi. El Bahnasawy si è dichiarato colpevole nell'ottobre 2016 ma il caso è rimasto riservato fino a conclusione dell'inchiesta. Un cittadino americano di 19 anni, Talha Haroon, è stato arrestato in Pakistan nel 2016 e un terzo uomo, Russell Salic di 37 anni, è stato arrestato nelle Filippine lo scorso aprile.

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