Usa, babysitter picchia bimbo disabile: i genitori assistono alla scena attraverso una webcam

Usa, babysitter picchia bimbo disabile: i genitori assistono alla scena attraverso una webcam
di Federica Macagnone
Sabato 24 Giugno 2017, 18:24 - Ultimo agg. 19:08
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Hanno assistito in diretta, in uno stato di totale impotenza, all'orrore che si stava svolgendo in casa loro mentre erano a chilometri di distanza: guardando sul telefonino le immagini trasmesse dalla webcam domestica hanno scoperto che, in loro assenza, la babysitter che pagavano centinaia di dollari alla settimana, invece di trattare amorevolmente Landon, il loro figlio disabile affetto dalla sindrome di Rubinstein Taybi, si accaniva violentemente sul bimbo picchiandolo e sottoponendolo a varie angherie.
 

Dyanna e Chris Ko, una coppia di Los Angeles, erano a una ventina di minuti d'auto da casa loro per assistere a una partita di basket dell'altro figlio: hanno immediatamente allertato la polizia che si è precipitata nell'abitazione e ha arrestato senza indugio Thelma Manalastas, infermiera della società Maxim Healthcare Services che fornisce assistenza sanitaria a domicilio, tranquillizzando Landon in attesa dell'arrivo dei genitori. Il piccolo, che mangia tramite un tubo per l'alimentazione, non parla, è cieco a un occhio e richiede assistenza 24 ore su 24. Nel video fornito dalla coppia ai poliziotti si vede chiaramente l'infermiera colpire il bambino e scuoterlo nel seggiolino prima di arrotolare una rivista e usarla come un bastone per percuoterlo. 



«Dopo aver visto quelle immagini - ha detto Dyanna alla Cbs - ho detto quello che stava succedendo alle altre mamme intorno a me e che mi sentivo svenire. La cosa peggiore era che tutto ciò stava accadendo in tempo reale e che io e mio marito non potevamo fare niente. Mi sento come se avessimo fallito come genitori perché non eravamo lì con Landon e abbiamo lasciato che se ne occupasse qualcun altro. Vederlo così impotente era straziante: abbiamo dovuto forzarci per guardare quella scena dal vivo». 

Dopo la vicenda la Maxim Healthcare Services ha rilasciato una dichiarazione: «Dopo aver saputo dell'incidente abbiamo condotto un'inchiesta che ha portato al licenziamento della signora Manalastas. Abbiamo informato la California Board of Nursing e continueremo a cooperare pienamente con le autorità mentre esaminano il caso». Il comunicato, però, non ha soddisfatto la famiglia Ko, che ha presentato una denuncia contro la Maxim e contro l'infermiera. I genitori di Landon hanno nel frattempo creato una pagina YouCaring per raccogliere fondi che li aiutino a pagare le forti spese sanitarie del bambino.
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