Usa, polizia uccide afroamericano disarmato: a Charlotte esplode la protesta

Usa, polizia uccide afroamericano disarmato: a Charlotte esplode la protesta
Mercoledì 21 Settembre 2016, 08:42 - Ultimo agg. 22 Settembre, 08:37
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Almeno 12 poliziotti sono rimasti feriti a Charlotte nelle proteste scoppiate la notte scorsa dopo che la polizia ha ucciso un afroamericano che, secondo i testimoni, era disarmato. Secondo quanto riportato dal dipartimento della polizia della città della Carolina del Nord, la sparatoria in cui è rimasto ucciso Keith Lamont Scott è avvenuta mentre la polizia stava cercando in un condominio un altro uomo per il quale era stato spiccato un mandato di arresto. Durante l'operazione, gli agenti hanno visto una persona uscire e rientrare da un'auto e, secondo la ricostruzione fornita dal dipartimento, era armato. Così si sono avvicinati e quando l'uomo è di nuovo uscito dal veicolo hanno ritenuto che «costituisse un'immediata minaccia e quindi hanno aperto il fuoco». L'agente che ha sparato è stato identificato come Brentley Vinson, che è afroamericano ed è in servizio dal 2014. Subito dopo che si è diffusa la notizia dell'uccisione da parte della polizia, la sesta avvenuta quest'anno nella città, oltre 100 persone si sono raccolte fuori dalla sede del dipartimento di polizia, scandendo slogan contro la violenza degli agenti. Durante la protesta, alcuni 'agitatorì hanno iniziato a lanciare oggetti contro gli agenti, danneggiare le macchine della polizia parcheggiate. Uno degli agenti feriti è stato colpito al volto da un sasso.  

Il sindaco di Charlotte, Jennifer Roberts, ha esortato, in un messaggio via Twitter, alla calma e ha promesso un'immediata ed approfondita inchiesta sull'accaduto. «La comunità merita delle risposte e sarà svolta un'inchiesta approfondita, anche io voglio risposte», ha scritto assicurando che l'agente che ha sparato è stato sospeso dal servizio. Su Facebook è apparso un messaggio di una donna che afferma di essere la figlia di Scott in cui viene pubblicato un video girato subito dopo la sparatoria in cui è rimasto ucciso l'afroamericano. «La polizia ha appena sparato quattro volte a mio padre perché è nero», afferma la donna sostenendo che il padre era disabile e disarmato, riporta il sito Huffington Post.

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