Spara e uccide un uomo perché «aveva rubato delle caramelle»: ma non era vero

Spara e uccide un uomo perché «aveva rubato delle caramelle»: ma non era vero
di Federica Macagnone
Giovedì 19 Ottobre 2017, 19:05 - Ultimo agg. 20 Ottobre, 10:20
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Ucciso a 34 anni per il furto di un pacchetto di caramelle da un dollaro: una morte resa ancora più assurda dal fatto che, come ha appurato la polizia, in realtà la vittima non aveva rubato nulla. La surreale tragedia è avvenuta intorno alle 21 del 26 settembre a St. Louis, nel Missouri, nel negozio di una stazione di rifornimento di carburante: Christopher Simmons si è visto puntare la pistola contro da un dipendente dell'esercizio, il 39enne Taleb Rebhi Ali Jawher, che lo accusava, appunto, di aver rubato un pacchetto di caramelle.
 

 

Dopo aver ribattuto di non aver preso proprio niente, per evitare ulteriori discussioni Christopher si è girato ed è uscito, ma è stato inseguito e minacciato da Taleb che, dopo un breve battibecco, gli ha sparato alla nuca uccidendolo sul colpo.

Un gesto folle nei confronti di un uomo che non solo non aveva rubato nulla, come hanno accertato gli agenti di polizia intervenuti immediatamente sul posto, ma che non aveva neanche assunto atteggiamenti minacciosi tali da giustificare in qualche modo una reazione di quel tipo. Ora, al termine delle indagini e di vari interrogatori, Taleb è stato arrestato per omicidio di primo grado con una cauzione fissata a un milione di dollari. 

Ovviamente distrutta la famiglia di Christopher, che non si rassegnerà mai all'idea di una morte provocata dalla follia totale di un assassino. «Stiamo cercando di trovare un po' di pace - ha detto la madre, Dorothy Simmons, al St. Louis Post Dispatch - Christopher era un giovane meraviglioso che ci è stato strappato via troppo presto».

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