Valls è pronto a correre: difendo Hollande

Valls è pronto a correre: difendo Hollande
di Daniele Regno
Sabato 3 Dicembre 2016, 09:38 - Ultimo agg. 14:59
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Avanti tutta per Manuel Valls. Media e commentatori a Parigi non hanno dubbi: dopo la rinuncia di Francois Hollande a un secondo mandato all'Eliseo, annunciata ieri sera nel commosso messaggio televisivo alla nazione, il suo fedele primo ministro ha campo libero. Addirittura «un boulevard», commenta qualcuno nella capitale spiazzata dalla mossa a sorpresa del presidente uscente - il più impopolare della storia della Quinta Repubblica -, che aveva anticipato solo a una manciata di fedelissimi tra cui la ministra ed ex compagna di una vita, Ségolène Royal.

Da Valls ora tutti attendono le dimissioni dalla poltrona di Matignon e la successiva candidatura alle primarie di gennaio. La competizione in cui militanti e simpatizzanti della gauche saranno chiamati ad eleggere il loro candidato all'Eliseo. «Lo farà presto», assicura un ministro citato dall'Obs.fr. Qualcuno pensava già oggi. Ma per ora niente. Fonti ben informate evocano una «soglia di decenza». Leggi: precipitarsi sulla candidatura a solo poche ore dal beau geste di Hollande non sarebbe di ottimo gusto. I candidati alle primarie hanno tempo fino al 15 dicembre per iscriversi ma molti sono convinti che Valls si dichiarerà prima di quella data. Del resto, nella sua odierna dichiarazione sembra già attribuirsi il ruolo di leader socialista successore di Hollande. «La storia metterà nella giusta prospettiva l'azione dei cinque anni» di Hollande.

«Dobbiamo difendere questo bilancio e lo farò», ha assicurato il premier col pallino di Tony Blair, rendendo al suo mentore l'onore delle armi. «La decisione del presidente - ha continuato - è quella di un uomo di Stato, una scelta maturata e riflettuta a lungo. Francois Hollande ha sempre preferito l'unità. A titolo personale voglio manifestare il mio rispetto, il mio affetto, la fierezza di essere stato il suo ministro dell'Interno e poi primo ministro».

Domani il Partito socialista organizza un meeting delle primarie e, secondo alcuni, Valls vorrebbe parteciparvi da candidato. Le ore a venire confermeranno o meno l'attendibilità dell'indiscrezione. Quanto al suo successore alla guida del governo i nomi più gettonati sono l'attuale ministro dell'interno, Bernard Cazeneuve, o il collega all'Economia, Michel Sapin. E Marine Le Pen attacca. La rinuncia di Hollande segna «il fallimento molto pesante» del suo quinquennio, ha detto la leader del Front National, bollando come «controfigure» i suoi sfidanti per l'Eliseo. «Molto spesso il problema delle controfigure è che hanno gli stessi difetti dei protagonisti, senza averne le qualità», ha deplorato, giungendo al salone ippico di Villepinte.

Intanto, secondo un sondaggio Harris Interactive/Rmc, la grande maggioranza dei francesi, l'82%, approva la decisione Hollande di non ripresentarsi all'Eliseo. Solo il 4% «disapprova» e il 14% si dice «indifferente». Quanto al consenso di Valls è in crescita: il 24% degli intervistati si augura che il premier si imponga nelle primarie della gauche, il che equivale al 5% in più rispetto al precedente sondaggio del 21 novembre. Ma per lo spagnolo naturalizzatosi francese la strada è in salita, e anche il semplice obiettivo di arrivare al ballottaggio è tutt'altro che scontato: al momento nei sondaggi nessun candidato è in grado di superare Fillon e la Le Pen al primo turno.