Zimbabwe, militari nella tv di Stato: «Abbiamo Mugabe in custodia», ma negano il golpe

Zimbabwe, militari nella tv di Stato: «Abbiamo Mugabe in custodia», ma negano il golpe
Mercoledì 15 Novembre 2017, 08:31 - Ultimo agg. 16 Novembre, 14:06
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L'esercito dello Zimbabwe ha annunciato di avere in custodia il presidente Robert Mugabe e la moglie Grace (ma un parlamentare del partito di opposizione Mdc, Eddie Cross, ha detto alla Bbc che alla donna è stato concesso la scorsa notte dall'esercito di lasciare il paese e andare in Namibia). «La loro sicurezza è garantita», si afferma nella dichiarazione letta alla televisione da un portavoce delle forze armate, diffusa anche su internet. Le forze armate hanno annunciato fra l'altro che stanno proteggendo uffici governativi e strade della capitale, riferisce l'agenzia Ap. 

I militari avrebbero anche arrestato il ministro delle Finanze Ignatius Chombo nell'ambito della loro dichiarata caccia a «criminali» che hanno causato sofferenze al paese: lo riferisce il sito locale dell'Huffington Post citando una fonte del governo. Chombo è un personaggio di punta della fazione «G40» (Generation 40) del partito di governo Zanu-Pf, ricorda il sito. Il gruppo, guidato dalla consorte del presidente Robert Mugabe, Grace, secondo indiscrezioni accreditate da altri media stava lavorando per impedire che salisse al potere la «Lacoste Faction», ossia i sostenitori del vicepresidente defenestrato Emmerson Mnangagwa (detto «il coccodrillo»). Il G40 voleva Grace come presidente.


Ma l'esercito dello Zimbabwe nega che l'azione militare in corso a Harare sia da considerare un tentativo di «presa di potere» e garantisce che il presidente Robert Mugabe è in sicurezza. Nel corso di un intervento trasmesso in televisione dopo che era circolata la voce di un tentato colpo di stato nel paese, un portavoce dell'esercito ha affermato che «Robert Mugabe e la sua famiglia sono al sicuro e la loro sicurezza è garantita». Si sta «solamente prendendo di mira criminali che lo circondano» e che «stanno provocando sofferenze economiche e sociali». «Non appena avremo compiuto la nostra missione ci attendiamo che la situazione torni alla normalità». Nella tarda serata di ieri erano state udite esplosioni a Harare e nelle ore precedenti blindati erano stati visti procedere verso la capitale mentre il numero dei militari in strada era aumentato.

L'ex vicepresidente dello Zimbabwe defenestrato la settimana scorsa e riparato all'estero, Emmerson Mnangagwa, ha elogiato l'intervento dei militari rivelando l'esistenza di una trattativa tra le forze armate e il presidente Robert Mugabe che avrebbe cercato di fermarli. «Salutiamo e applaudiamo il coraggio della nostra Zdf che, in maniera decisiva ha respinto concessioni dell'ultimo da parte di un dirigente il cui unico obbiettivo era di creare una dinastia familiare», ha scritto Mnangagwa su Twitter. «Una fase di transizione guidata dall'esercito spianerà ora la strada a un'elezione libera, corretta e democratica», ha aggiunto l'esponente detto «il coccodrillo».

Mnangagwa, che dopo 50 anni passati al fianco di Mugabe diventando potenziale successore all'ultranovantenne capo di Stato, era stato silurato la settimana scorsa con l'accusa di tramare contro il capo di Stato anche con l'ausilio di stregoni aprendo la strada per una presa del potere da parte della consorte del presidente, Grace, di 41 anni più giovane del marito. 

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