Alfano a Napoli: «Legge elettorale,
riteniamo di avere le mani libere»

Alfano a Napoli: «Legge elettorale, riteniamo di avere le mani libere»
Lunedì 22 Maggio 2017, 13:47 - Ultimo agg. 14:31
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«In Italia viviamo un momento abbastanza positivo per l'export: nel 2016 +14,5%. Il dato della Campania è molto buono perché è nella top ten delle regioni italiane con una media di export superiore alla media nazionale». Lo ha detto Angelino Alfano, ministro degli Esteri, in occasione della prima tappa meridionale di «La Farnesina incontra le imprese», nella sede della Camera di Commercio di Napoli. «Le leve dell'export - ha affermato - sono un pezzo fondamentale della concorrenza tra imprese». I dati positivi legati «all'export non dipendono da un momento congiunturale, ma da ricerca, risultati e innovazione». «Oggi se la tua base è a Napoli non sei più frenato nella possibilità di fare export. Come Italia siamo una potenza economica, ma non una super potenza ma siamo una super potenza della bellezza, del design, una super potenza del tessuto imprenditoriale». «Questo - ha concluso il ministro - è il motore che spinge il brand Italia».

«Il Pd sembra che stia facendo alleanze fuori dalla maggioranza, quindi riteniamo di avere le mani libere sulla legge elettorale» ha poi detto il leader di Ap Angelino Alfano. «Aspettiamo che gli atti arrivino in Parlamento prima di giudicare; abbiamo una proposta, presenteremo emendamenti.
La scorsa settimana è cominciata con ipotesi di accordo Pd-Verdini-Salvini,proseguita con un'intesa Renzi-Berlusconi. Oggi capogruppo PD alla Camera si dice pronto a votare subito. Siamo estranei a questo dibattito».


«È singolare che qualcuno abbia il diritto di diffamare e se uno si difende intimidisce; questa è un'idea tipicamente pentastellata dell'ordinamento» ha detto poi  Alfano parlando della annunciata querela nei confronti della trasmissione Gazebo, in merito alle dichiarazioni di Roberto Fico, presidente della Commissione di Vigilanza Rai, secondo cui la querela è «un grave atto intimidatorio contro la satira». «Sono un cittadino come chiunque e se ritengo di essere leso mi rivolgo al giudice».

 
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