Alfano: «Per me il caso Torrisi è chiuso, avanti con il governo»

Alfano: «Per me il caso Torrisi è chiuso, avanti con il governo»
Domenica 9 Aprile 2017, 14:01 - Ultimo agg. 10 Aprile, 12:53
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Se in Italia non ci sono stati attentati non è perche «siamo ragazzi fortunati, ma perché abbiamo buone leggi e abbiamo un sistema di intelligence che funziona molto», «gli italiani devono essere orgogliosi perché non abbiamo versato lacrime e abbiamo dato una sensazione di sicurezza, tanto che l'anno scorso il turismo è cresciuto del 10%»: lo ha detto il ministro degli Esteri Angelino Alfano intervistato su Sky da Maria Latella.

Parlando poi della crisi in Siria, Alfano ha detto, a proposito dell'ipotesi di costringere il presidente Assad a lasciare il potere, che nel Paese deve esserci un processo di transizione politica al termine del quale «decideranno i siriani il destino da avere». Il titolare della Farnesina ha ricordato quanto accaduto in Libia, definendolo «un esperimento non riuscito di cui ancora paghiamo il conto». Per quanto riguarda l'attacco chimico nella provincia di Idlib, per Alfano «la strada maestra per accertare quanto è avvenuto è fare una commissione d'inchiesta e che nessuno si opponga in sede di consiglio di sicurezza». «L'Europa non partecipa a questa operazione militare, noi abbiamo un'altra partita da giocare, per la quale siamo molto sollecitati da Putin, siamo molto sollecitati dagli americani e da tutto il mondo»: la nostra partita è «quella della ricostruzione della Siria quando le bombe avranno smesso di tuonare».

Poi, riferendosi all politica interna, il ministro ha sottolineato: «Per me il caso Torrisi è chiuso, andiamo avanti con il governo». «Salvini quando ha vinto Trump ha esibito un'amicizia leggermente contestata.
Lunedì, mercoledì e venerdì era amico di Putin e martedì, giovedì, e sabato di Trump. Ma la politica è una cosa seria, non si può giocherellare quindi prima o poi i giocherelloni finiscono per fare ridere».
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