Terrorismo, il monito di Alfano:
rischio radicalizzazioni nelle carceri

Alfano
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Lunedì 15 Agosto 2016, 13:47 - Ultimo agg. 17 Agosto, 19:40
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«Nelle carceri c'è il rischio di radicalizzazioni e noi abbiamo lavorato per ridurlo». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, nella tradizionale conferenza stampa di Ferragosto. Contro il pericolo delle radicalizzazioni nei penitenziari è stato realizzato un programma complesso, fatto non solo di sanzioni, per evitare che si propagasse e il lavoro fatto «sta dandomi suoi frutti», ha spiegato.

Il ministro ha reso anche noti alcuni dati tra cui quello di 85 estremisti per terrorismo islamico arrestati e 110 foreign fighters monitorati. «Il nostro paese non ha nulla a che invidiare a nessun paese al mondo» e «il sistema di prevenzione anti terrorismo sin qui ha retto», ha spiegato Alfano. «L'Italia può essere considerata sicura», ha aggiunto, riferendo le conclusioni emerse dal Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto stamani. «Gli investimenti per la sicurezza crescono, il contrasto alla criminalità organizzata ha ottenuto importanti risultati sia sul piano della cattura dei latitanti che del sequestro dei beni», ha aggiunto tra l'altro il ministro.

Alfano chiederà al presidente del Consiglio di porre il ddl sulla sicurezza delle città «tra i primi provvedimenti da assumere alla ripresa» dopo la pausa estiva, ha inoltre annunciato lo stesso titolare del Viminale, dicendo che si tratta di un tema «strategico e prioritario».

Alfano è anche tornato sui timori sorti dopo la liberazione della città libica di Sirte dall'Isis circa la possibilità che jihadisti possano imbarcarsi da là alla volta dell'Italia: c'è stata la «smentita» del capo dell'organizzazione libica LIS «rispetto a quanto pubblicato dai giornali in questi giorni, ma già prima ero in grado di dirvi che non c'erano riscontri a quanto era stato scritto: Sirte non si è manifestata come luogo di partenza di tante persone che arrivano sulle sponde del Mediterraneo», ha detto il ministro. 

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