Berlusconi, idea messaggio di fine anno
«Governo di scopo e urne a maggio»

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi
di Sonia Oranges
Lunedì 30 Dicembre 2013, 08:59 - Ultimo agg. 31 Dicembre, 14:14
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Gli italiani devono imparare a votare: il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi torna a parlare e si prepara a sferrare la sua nuova offensiva a colpi di interviste e interventi pubblici, scommettendo sull’election day di primavera. E non è escluso che l’ex premier voglia far sentire la sua presenza già domani. Starebbe infatti valutando l’ipotesi di diffondere un videomessaggio di fine anno. Il Cavaliere ci sta lavorando, ma dopo la mossa di Beppe Grillo (contromessaggio sul web per contrastare Napolitano) non ha ancora preso una decisione. Lui vorrebbe andare avanti, ma i fedelissimi non sono convinti che la mossa sia azzeccata e lo sconsigliano.





L’INTERVENTO

«Bisogna cambiare l’assetto istituzionale del Paese. Per cambiarlo bisogna avere la maggioranza assoluta. Se non si arriva a una maggioranza assoluta, non c’è speranza", ha dichiarato ieri, in collegamento telefonico con Cefalù, dove si svolgeva la convention di Grande Sud, il movimento che fa capo a Gianfranco Miccichè e che è appena confluito nell’area forzista, e con il quale il Cavaliere tenterà di «fare il miracolo» nei prossimi cinque mesi: «Quelli che ci dividono dal 25 di maggio. Già lì potremo sperimentare il sistema delle sentinelle del voto formate dai Club. Meglio ancora se insieme alle europee di maggio riuscissimo ad avere anche le politiche». Perché «l’Italia così non è governabile». L’obiettivo finale, resta quello della riforma dello Stato in senso presidenziale: «I padri costituenti quando distribuirono i poteri nella Costituzione, temendo che si potessero ricreare le condizioni per un nuovo regime, li divisero tra assemblee parlamentari, capo dello Stato e Consulta, ma non diedero alcun poter al governo e al premier. L’architettura costituzionale, così com’è, non è fatta per decidere ma per vietare». La ricetta di Berlusconi, per uscire da quella che ritiene una grave «impasse», è quella di sempre: «Una Camera, magari col 50% di componenti in meno, un tempo massimo di 120 giorni per approvare un provvedimento del Consiglio dei ministri e una Corte costituzionale eletta solo dai magistrati e dal Parlamento. Infine, i cittadini devono eleggere direttamente il Capo dello Stato».





LA STRATEGIA

Ma, soprattutto, Berlusconi è pronto a lanciare una nuova offensiva mediatica: già da oggi, quando dovrebbe essere intervistato telefonicamente dal Tg5. Il suo chiodo fisso, come ripete in questi giorni, è spiegare agli italiani come stanno le cose, perché votino in quella che a suo avviso è la maniera corretta, chiedendo l’impegno di tutti i moderati, così come aveva già fatto una settimana fa in collegamento telefonico con Catania: «Tornerò a parlare, per chiedere a tutti coloro che sono nell’ambito dei moderati del centrodestra di impegnarsi personalmente per salvaguardare il destino di tutti noi». L’avvio della campagna elettorale, insomma, un’escalation che dovrebbe culminare con la prima Convention di Forza Italia, il 26 gennaio a Milano, a vent’anni dalla sua discesa in campo. E, forse, il videomessaggio di fine anno. Il suo obiettivo è anche di battere sul tempo Renzi e Grillo, per lasciare loro il minor spazio possibile. Così, nelle prossime settimane, l’agenda sarà scandita da telefonate pubbliche, interventi ai club e apparizioni in tv.
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