Berlusconi: «La decadenza è un golpe, Napolitano mi dia la grazia». Il 27 novembre in piazza

Silvio Berlusconi con Annagrazia Calabria
Silvio Berlusconi con Annagrazia Calabria
Sabato 23 Novembre 2013, 18:45 - Ultimo agg. 24 Novembre, 11:58
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Napolitano mi dia la grazia, io non la chiedo: cos Silvio Berlusconi davanti ai giovani di Forza Italia. Poi attacca: la decadenza un golpe. Quindi annuncia per mercoledì 27 novembre a Roma una manifestazione contro la sua decadenza da senatore. E torna ad attaccare i magistrati, definendo lo stalliere Vittorio Mangano un eroe. Intanto il Pd conferma: sarà proprio il 27 il giorno in cui la decadenza sarà votata, nessun rinvio.

«Credo che Marcello abbia detto bene quando ha definito Mangano un eroe», ha ribadito Berlusconi tornando sulla vicenda di Mangano e difendendo le affermazioni di Marcello Dell'Utri, che lo ha definito un eroe per non aver ceduto ai pm che gli chiedevano di testimoniare il falso sui rapporti tra Berlusconi e la mafia.

«Dell'Utri ha avuto insolenze perché si è permesso di definire Mangano un eroe», ha sottolineato l'ex premier. «Marcello aveva conosciuto alla lontana un signore di Palermo dove aveva fondato una squadra di calcio per prendere i ragazzi dalla strada e quel signore si presentava per segnare le righe del campo. Lo fece venire a lavorare ad Arcore - racconta - con la moglie, i due figli e l'anziana mamma. Faceva la comunione e qualche volta sedeva al nostro tavolo. Ebbe una disavventura perché la sua azienda fallì e andò via da Arcore. La storia della sua vita non la conosco, si complicò la vita mettendosi con persone che appartenevano all'organizzazione della mafia e fu accusato di essere stato complice addirittura in un omicidio. Venne assalito dal cancro. Ogni settimana un procuratore

andava da lui in carcere e gli diceva: ti mandiamo a casa oggi pomeriggio se ci racconti dei rapporti tra Marcello Dell'Utri e la mafia, tra Silvio Berlusconi e la mafia. Ma lui si rifiutò. Lo fecero uscire il giorno in cui poi morì. Credo che Marcello abbia detto bene quando ha definito Mangano un eroe».

Napolitano e la grazia. «Il presidente della Repubblica non dovrebbe avere un attimo di esitazione a dare, senza che io presenti la richiesta, perchè ho la dignità di non chiederla, un provvedimento che cancelli l'ignominia dell'affido ai servizi sociali», ha detto Berlusconi alla platea dei giovani di Fi. «Mercoledì 27 ci sarà il voto del Senato per fare fuori il presidente del centrodestra, dopo un periodo di vent'anni di tentativi che non erano andati in porto. Questa operazione si chiama colpo di Stato».

Il Pd: basta ricatti, nessuno slittamento del voto. «Il 27 novembre voteremo la decadenza di Berlusconi. È la conseguenza naturale della condanna definitiva per frode fiscale. Fi continua

intanto a ricattare il paese ma la legge di stabilità e il governo non possono essere ostaggio degli interessi

personali del cavaliere»: così Danilo Leva responsabile Giustizia del Pd. «Il governo delle larghe intese - ha proseguito Leva in una dichiarazione rilasciata i Tg della Rai - è nato con lo scopo di portare il paese fuori dalla crisi e non per risolvere i guai giudiziari di Berlusconi. Si è trattato di un accordo fatto alla luce del sole e siglato con la fiducia votata dal Pdl e da Berlusconi stesso. L'unica cosa vergognosa è il continuo tentativo di tenere in scacco una nazione per sottrarsi alle leggi. Ed è bene ricordare - conclude - che Berlusconi è stato condannato per frode fiscale e non per motivi politici, come qualcuno cerca di far credere».

La manifestazione. Mercoledì 27 novembre alle 14 in via del Plebiscito a Roma, davanti Palazzo Grazioli, è in programma la manifestazione di Fi contro il voto sulla decadenza di Berlusconi. È stato comunicato ai deputati del partito, secondo quanto si apprende, in una mail arrivata questa mattina.

La manifestazione convocata da Forza Italia nel giorno della decadenza ha un 'format' ancora variabile. Secondo quanto viene spiegato dal partito, anche l'orario potrebbe slittare. A condizionarlo, è infatti la decisione di scendere in piazza in contemporanea con il voto di Palazzo Madama sulla decadenza. Soltanto lunedì, dunque, quando la capigruppo calendarizzerà il voto, si saprà qualcosa

di più. Al momento, l'orario indicativo è tra le 14 e le 17 di mercoledì. Resta anche la possibilità, inoltre, che una parte dei manifestanti si sposti da via del Plebiscito a Palazzo Madama, nel caso in cui Berlusconi decida di andare in Aula per il voto. L'intenzione è quella di far sentire la propria vicinanza al Cavaliere, ma anche contrapporsi a eventuali manifestanti anti-Cav che si presentino davanti al Senato.