Berlusconi: «Manovra equa, salva l'Italia
Le inchieste? Su di me infinite falsità»

Silvio Berlusconi con Licaela Biancofiore al ricevimento di Brunetta
Silvio Berlusconi con Licaela Biancofiore al ricevimento di Brunetta
Domenica 11 Settembre 2011, 13:09 - Ultimo agg. 15 Marzo, 23:35
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ROMA - La manovra del governo stata pi equa possibile e in ogni caso ha salvato l'Italia, dice Silvio Berlusconi in un messaggio ai Promotori della libert, invitando i suoi supporter a difendere l'operato del governo per riequilibrare «le infinite falsità che vengono scritte in questi giorni anche su di me come persona». Ieri era giunta la notizia che il premier non avrebbe incontrato martedì i magistrati napoletani a causa di un appuntamento con i vertici europei. Ma, assicura il premier, non c'è alcuna volontà di dribblare i pm: «Ho cercato di andare lunedì, ma non è stato possibile e gli appuntamenti sono stati fissati martedì», ha detto dopo la mezzanotte lasciando la festa per il matrimonio di Brunetta, all'Open Colonna del Palazzo delle Esposizioni dove si è tenuto il ricevimento organizzato dal ministro Brunetta e dalla moglie.



L'appuntamento con i magistrati di Napoli era stato fissato da giorni per martedì a Palazzo Chigi. Berlusconi invece incontrerà a Strasburgo il presidente della Commissione Ue Jose Manuel Barroso e forse anche con il presidente dell'Europarlamento, Buzek. Infine vedrà Herman Van Rompuy, il presidente permanente del Consiglio Ue, a Bruxelles. Incontri chiesti dall'Italia e resi urgenti dopo la scelta del tedesco Stark di dimettersi.



«Io - ha detto Berlusconi all'uscita dal ricevimento - faccio le cose che si devono fare. Dopo la decisione di Stark di lasciare la Bce si è posto come importante il problema di rassicurare tutte le istituzioni europee, la commissione, il consiglio dei capi di Stato e di Governo e il Parlamento europeo della serietà della nostra manovra, della tenuta dei nostri conti pubblici e della situazione di benessere dell'intera nostra economia. Credo sia mio dovere recarmi a Bruxelles e Strasburgo per questi incontri».



Quanto alla reazione dei mercati, Berlusconi torna a mostrarsi scettico: «I mercati vanno per conto loro. Mio padre - ricorda - diceva che le Borse sono come un orologio rotto che segnano l'ora giusta due volte al giorno. Tra mercati ed economia reale c'è una bella differenza».



Oggi Berlusconi è tornato a dire che la manovra è stata «più equa possibile e ha salvato l'Italia», con un messaggio sul sito dei Promotori della Libertà. Secondo Berlusconi il decreto di agosto che «ha posto le premesse perchè l'Italia raggiunga il pareggio di bilancio entro il 2013», una realtà raggiunta l'ultima volta nel 1876. Questo dato fa capire, sottolinea il premier, come l'Italia abbia vissuto per troppo tempo al di sopra delle proprie risorse, soprattutto per colpa dell'enorme debito accumulato negli anni del consociavitismo catto-comunista. «Penso che abbiamo lavorato bene per rendere la manovra più equa possibile, sia pure con il necessario rigore. Soltanto ai contribuenti più facoltosi, con redditi dai 300 mila euro in su, è stato chiesto un onere del 3%. Ma questa è l'unica eccezione al principio che ho sempre rispettato di non mettere le mani nelle tasche degli italiani. In questo modoabbiamo tutelato i risparmi delle famiglie e abbiamo esentato dai sacrifici le fasce sociali più deboli. In questo modo abbiamo salvato i nostri conti e in definitiva abbiamo salvato i risparmi dei cittadini italiani e abbiamo salvato l'Italia».



Resta da vedere intanto quando si terrà l'incontro con i magistrati che indagano sull'affaire Tarantini-Lavitola. Il Capo della Procura di Napoli Giovandomenico Lepore ieri ha detto: «Potremo fissare un altro appuntamento. Noi siamo sempre a disposizione per concordare un'altra data». Palazzo Chigi contatterà la Procura di Napoli per fissare un nuovo appuntamento. Cosa di cui l'opposizione dubita: con questa crisi, si ironizza, non sarà facile... La verità, taglia corto il portavoce Idv Leoluca Orlando, è che Berlusconi «scappa di nuovo dai giudici: il lupo perde il pelo ma non il vizio». Con questa decisione, incalza Enrico Letta (Pd), «abbiamo la conferma che il premier è uno che non fa il suo dovere e che usa il suo ruolo per fatti privati».



Berlusconi ha sempre dichiarato di non aver subito alcuna estorsione, ma di essersi limitato a venire incontro alle esigenze economiche di un amico in difficoltà. E ribadisce di non temere le inchieste. Tra le incognite, al momento non c'è solo la data dell'incontro con i Pm, ma anche se la questione dell'intercettazione pubblicata ieri dall'Espresso tra Berlusconi e Lavitola sarà o meno oggetto dell'audizione.



Oggi Udc e Idv tornano a chiedere le dimissioni di Berlusconi. Chiudendo la quattro giorni della festa del partito a Chianciano, Lorenzo Cesa, segretario dell'Udc, punta il dito contro le mancanze del governo e del premier. «Abbiamo il dramma di un premier che mentre il suo paese affonda - dice - passa le giornate con i suoi avvocati a pensare alle sue questioni. Noi abbiamo il dramma di un presidente del Consiglio che per anni è andato in giro vantandosi di aver fatto dell'Italia una grande potenza, grazie al fatto che lui era l'unico politico della storia italiana che poteva dare del tu ai grandi del mondo, a Bush, a Putin. E adesso invece ci tocca scoprire che passava le sue giornate a darsi del tu al telefono con squallidi personaggi. Non meritiamo tutto questo. Basta, basta, basta!. Berlusconisi comporti da uomo politico e ancora prima da italiano responsabile. Si dimetta e un minuto dopo guidi il suo partito a dare una mano a far nascere un nuovo governo di unità nazionale per risollevare le sorti dell'Italia. Ci restituisca questo paese come gli italiani gliel'avevano consegnato». Dall'Italia dei Valori Felice Belisario rincara la dose: «Il governo ha varato una manovra pessima, con troppe iniquità e zero misure per la crescita, insufficiente a rassicurare i mercati e a risanare i conti: se vuole davvero salvare l'Italia, Berlusconi si dimetta e, finalmente, tolga il disturbo consentendo alle forze sane del Paese di lavorare per uscire dalla crisi. Altro che infinite falsità sul suo conto, le uniche bugie sono quelle che racconta agli italiani, cercando di nascondere che utilizza il ruolo istituzionale per i suoi affari privati mentre il Paese affonda. Sono 17 anni che Berlusconi racconta frottole e i cittadini continuano a pagarne le conseguenze: con i suoi governi il debito pubblico è aumentato di almeno 500 miliardi di euro, una cifra esorbitante che rappresenta il colossale fallimento del peggior presidente del consiglio dal 1861 ad oggi. Berlusconiè riuscito solo a salvare se stesso e i suoi risparmi personali, ma a discapito del Paese che dovrebbe governare e dei cittadini che continua a tartassare: la smetta di fuggire dalle proprie responsabilità, lasci Palazzo Chigi e chiarisca di fronte alla legge la sua posizione. L'Italia deve risollevarsi presto dallo stato in cui il premier l'ha ridotta».
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