Berlusconi: se mi arrestano sarà rivoluzione. Al voto il 24 maggio

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi
Giovedì 12 Dicembre 2013, 08:53 - Ultimo agg. 13 Dicembre, 16:25
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Berlusconi parla alla radio francese Europe 1 e torna ad alzare i toni: Se mi arrestano - scandisce - in Italia scoppia una rivoluzione. Di sicuro, aggiunge, non scappero, perch amo il mio Paese








«Rivoluzione». «Possono controllarmi il telefono, mi hanno tolto il passaporto e possono arrestarmi quando vogliono. Ma non ho paura, se lo fanno ci sarà una rivoluzione in Italia». «Sarà difficile che mi mandino in prigione, poiché avrei immediatamente con me la grande maggioranza del paese alle prossime elezioni», ha detto l'ex premier e leader di Forza Italia, aggiungendo che «non si può mettere in galera qualcuno che sta facendo campagna elettorale contro chi ha utilizzato il suo braccio giudiziario per impedirgli di fare politica». «Sono in una situazione di debolezza personale che può rivelarsi anche una forza», ha sottolineato, aggiungendo che se gli verranno imposti gli arresti domiciliari con impedimento di fare politica, vorrà dire che in Italia «non c'è più la libertà».



«Quattro colpi di Stato». In Italia «non c'è stato un solo colpo di stato ma quattro. Il colpo di stato c'è ogni volta che un paese non può essere governato dagli uomini eletti dal popolo», ha continuato.



«Amo l'Italia, non scapperò». «Amo il mio paese, non posso terminare la mia avventura umana e di patriota scappando dall'Italia», ha spiegato rispondendo a una domanda sulle sue eventuali intenzioni di lasciare l'Italia.



«Elezioni il 24 maggio». «Sono in campagna elettorale, stiamo cercando di convincere quei 24 milioni di italiani che non hanno ancora deciso di votare per la sinistra». «Il governo - ha aggiunto Berlusconi - non è più eletto dal popolo, il 24 maggio è il giorno in cui si voterà per l'Europa, chiediamo di avere la possibilità di avere lo stesso giorno elezioni per l'Italia».



«Conto sulla revisione dei processi». «Spero di poter arrivare alle elezioni politiche avendo già ottenuto la revisione dei miei processi», ha spiegato, precisando di avere «due possibilità, la revisione in Italia e il ricorso alla Corte del Lussemburgo». Berlusconi ha ribadito di essere «assolutamente sicuro» di essere assolto al termine delle revisioni. Per quanto riguarda le elezioni, ha aggiunto: «non sarò candidato, vediamo se potrò mettere il mio nome sul simbolo elettorale».



«Nessun errore né eccesso». Berlusconi ha ribadito la sua innocenza, spiegando di non avere da rimproverarsi «alcun errore» e sottolineando che nella sua vita privata non c'è stato «alcun eccesso». «È avvenuto qualcosa che si può chiamare un colpo di stato - ha detto l'ex premier - il Partito comunista voleva prendere il potere definitivamente dal 1992, io ho avuto la possibilità di non renderlo possibile». Quanto alla condanna per evasione fiscale, Berlusconi ha affermato di essere «il primo contributore dello stato» e che «nessun italiano può pensare che ho evaso tasse. Sono assolutamente sicuro - ha aggiunto - che alla fine sarò assolto». Quanto alle testimonianze sulle serate di Arcore, Berlusconi parla di una «cosa montata dalla giustizia, per condannarmi hanno bisogno di dire queste cose. Le serate - ha sottolineato - erano assolutamente normali, non ho mai visto un gesto non dico di sesso ma soltanto non elegante, in casa mia. Ma per i giudici, se qualcuno dice qualcosa contro me è sincero, se parla a mia discolpa si tratta di falso».



«Da Letta nessuna promessa mantenuta». «Il governo di Enrico Letta non ha mantenuto le promesse fatte alla gente». Quanto alla «instabilità» dell'Italia che comporterebbe una caduta del governo, Berlusconi ha sottolineato: «la stabilità è qualcosa che hanno voluto mettere sul tavolo ma che non esiste. Nei precedenti 50 anni, i governi cambiavano in media ogni 11 mesi. Io sono l'italiano che è stato più tempo al governo».



«Putin? E' un ottimo amico». «Sì, Putin è stato a cena da me due giorni prima della decisione del Senato» sulla decadenza, ha poi detto Silvio Berlusconi a Europe 1, aggiungendo che il presidente russo «è un ottimo amico. Lo conosco dal 2001».



«La Merkel fa i suoi interessi». Angela Merkel? «Fa i suoi interessi, questa Europa ha voluto una politica che crea depressione e non sviluppo», ha quindi detto Berlusconi. E quando gli hanno chiesto cosa pensasse dell'ex presidente francese Nicolas Sarkozy, ha risposto ironicamente: «qual è la prossima domanda?».
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