Bossi: meglio votare prima del 2013
Berlusconi: il partito? Forza gnocca

Umberto Bossi (foto Mauro Scrobogna - LaPresse)
Umberto Bossi (foto Mauro Scrobogna - LaPresse)
Giovedì 6 Ottobre 2011, 09:18 - Ultimo agg. 4 Novembre, 23:09
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ROMA - La Lega pronta ad andare al voto. meglio andare a votare prima del 2013. obiettivamente complicato andare alle elezioni per questa data, meglio prima, ha detto oggi il leader della Lega Umberto Bossi parlando alla Camera.
«È difficile spennare la gente e poi farsi votare: meglio votare prima», ha ripetuto il leader della Lega. A chi gli chiede sei ci siano altre manovre economiche in vista, il Senatur risponde: «Non lo so ma viviamo in un momenti difficili». Quanto al ricorso alle urne il leader del Carroccio ha aggiunto: «Io l'ho detto a Berlusconi, lui è il premier».



Il premier Silvio Berlusconi però ripete: andiamo avanti. Si parla di un nuovo governo?, è stato chiesto al Cavaliere. «Mi fanno ridere», ha replicato. «Arriva un altro, ma poi cosa fa? Ma và...», ha aggiunto.



«Se c'è un periodo in cui stiamo lavorando in assoluta concordia con Tremonti è questo», ha poi sottolineato il presidente del Consiglio, arrivato alla buvette della Camera sottobraccio con il ministro dell'Economia. Il premier ha bollato come «tutte storie» le cose scritte negli ultimi giorni sui rapporti con Tremonti.



«Sono favole, solo storie», ha ribadito il presidente del Consiglio riferendosi alle voci di liti tra lui e il ministro. «Con Tremonti stiamo lavorando insieme in assoluta concordia. Si tratta di una manovra non facile. Le manovre con i fichi secchi non si possono fare altrimenti anche gli altri governi avrebbero assunto determinazioni».



Berlusconi ha aggiunto: «Poi non posso certo pretendere che Tremonti abbia le stesse mie idee. Ma noi siamo legati da una amicizia trentennale. Stiamo lavorando in continuo contatto e in assoluta concordia».



«Abbiamo diverse idee sui soldi...». È stata invece la battuta che il ministro dell'Economia si è concesso con al fianco il presidente del Consiglio, mentre il premier rassicurava i giornalisti suoi rapporti con il titolare dell'Economia. «Lavoriamo in assoluta concordia», ha assicurato Berlusconi. E Tremonti, sorridendo e non rinunciando al suo sarcasmo: «Abbiamo diverse idee sui soldi».



Nella magistratura «ci sono schegge impazzite che puntano all'eversione». E' stato poi il nuovo attacco del premier alla magistratura. Il Cavaliere ha puntato il dito su certi pm: «Guardate quello che sta succedendo a me: l'inchiesta di Napoli, il fatto che il nostro deputato Papa sia ancora in carcere... non è forse uno scandalo tutto questo?». Dunque, «la mia frase sulle schegge impazzite sono delle parole gentili», rispetto alla situazione attuale.



«Mi dicono che il nome che avrebbe maggiore successo è Forza Gnocca...». Così, con una battuta, il presidente del Consiglio avrebbe poi suggerito ai suoi il nuovo nome del futuro Pdl.



«È una cosa desolante...Mi viene in mente che in queste ore stanno facendo i funerali delle cinque donne morte a Barletta», ha replicato il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani.



Il Pdl contro Tremonti. Nonostante le dichiarazioni del premier nel Pdl la fronda contro il ministro dell'Economia cresce. «Tremonti è un problema. Si dimetta se pensa che questo Governo è un ostacolo alla crescita dell'Italia. Se fossi Berlusconi sarei furibondo», ha detto ieri il sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto, alla Zanzara su Radio 24. «Il problema è lui - ha continuato Crosetto - perché non presenta proposte e non produce risultati. Se in un'azienda una persona non produce nessun risultato, viene mandato a casa».



Giuliano Ferrara, direttore del Foglio e consigliere di Berlusconi ieri ha definito Tremonti «un tributarista di genio e per metà un bambino capriccioso e un colossale imbroglione».



Ieri lo scontro tra Tremonti e Berlusconi si era riaccesso sulla nomina del governatore di Banca d'Italia. Anche Umberto Bossi appoggia, come Tremonti, la scelta di Vittorio Grilli, direttore generale del Tesoro, mentre il premier e l'attuale governatore Mario Draghi preferiscono Fabrizio Saccomanni, attuale numero due di via Nazionale.



La decisione sul nuovo governatore della Banca d'Italia arriverà «entro il primo novembre», ha assicurato oggi assicura il premier. «È una decisione che spetta al presidente del Consiglio, che deve fare un nome al Consiglio superiore di Bankitalia. Dato che queste sono prerogative del presidente del Consiglio, le metterò in pratica».



«Non abbiamo parlato ma è un problema. Io avrei scelto molto prima e avrei fatto Grilli. È uno molto bravo che va via dall'Italia ed è anche il più bravo in circolazione in Europa», ha ribadito oggi Bossi.
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