Tavolo per Roma, Calenda: si chiude, Raggi incompetente e arrogante

Tavolo per Roma, Calenda: si chiude, Raggi incompetente e arrogante
Giovedì 15 Febbraio 2018, 14:15 - Ultimo agg. 16 Febbraio, 10:14
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«La risposta della Sindaca conferma che l'unica strada per evitare di continuare a sprecare tempo e risorse è quella di chiudere il tavolo. Evidentemente ritiene di non aver bisogno di aiuto». Lo dichiara il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda, che proprio ieri ha scritto una lettera al Campidoglio, anticipata dal Messaggero, in cui lamenta il fatto che i fondi stanziati per la Capitale siano rimasti inutilizzati. La rottura del tavolo arriva dopo la replica stizzita di Virginia Raggi. «Non posso che rilevare - spiega il ministro - che siamo di fronte a un combinato disposto di incompetenza e arroganza che non avevo mai sperimentato. Andremo avanti con la Regione con i progetti che non dipendono da questa amministrazione».

«Ho lanciato questo tavolo su richiesta dei sindacati con spirito propositivo. - spiega Calenda in una nota - Ho più volte dichiarato sin dall'esordio che i problemi di Roma vengono da lontano e che non sono imputabili all'attuale amministrazione». Oltre agli stanziamenti messi a disposizione dal Governo e dalla Regione, sottolinea ancora il ministro, «il Mise ha dedicato un team di 20 persone per seguire i progetti del tavolo di lavoro. Dopo mesi scanditi da una totale assenza della Sindaca e da proposte a dir poco stravaganti e richieste assurde formulate anche sulla base di errori di aritmetica, mi pare che non ci sia più alcun senso nel continuare questo lavoro. Ieri ho spiegato alla Sindaca per iscritto e nel dettaglio a che punto sono i progetti del tavolo Roma e quali sono le tante inadempienze e ritardi del Comune invitandola ad un incontro ristretto con il Presidente Zingaretti».

«La risposta della Sindaca - attacca Calenda - conferma che l'unica strada per evitare di continuare a sprecare tempo e risorse è quella di chiudere il tavolo. Evidentemente la Sindaca ritiene di non aver bisogno di aiuto. Speriamo per la città che sia così. Per parte mia non posso che rilevare il fatto che siamo di fronte a un combinato disposto di incompetenza e arroganza che fino ad oggi non avevo mai sperimentato. Andremo avanti, insieme la Regione, con i progetti per Roma che non dipendono dalla collaborazione con questa amministrazione».


 

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