Taglio stipendi dei parlamentari,
torna in Commissione la proposta M5S
Grillo attacca il Pd

Taglio stipendi dei parlamentari, torna in Commissione la proposta M5S Grillo attacca il Pd
Martedì 25 Ottobre 2016, 16:28 - Ultimo agg. 26 Ottobre, 18:48
3 Minuti di Lettura
L'Aula della Camera ha rinviato in Commissione la proposta di legge del Movimento 5 Stelle per la riduzione degli stipendi dei parlamentari. La proposta della maggioranza è stata approvata con 109 voti di scarto.

Quasi tutti i parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno lasciato la Camera, dove era presente in tribuna anchye Beppe Grillo, e raggiunto piazza del Parlamento pochi istanti dopo che l'Aula ha rinviato in commissione la proposta grillina. Davanti all'ingresso di Montecitorio è stato esposto un grande striscione con scritto "Il taglio degli stipendi, è questa la vera riforma". 

«Questa è gentaglia che non conosce il valore della democrazia. Sono ignobili», sostiene il deputato M5s Alessandro Di Battista che si dice «indignato. Spero che sia l'ultima volta che avremo il dispiacere di vedere questa gentaglia all'opera. Non hanno nemmeno un briciolo di coraggio, rinviano in commissione» aggiunge il deputato secondo il quale «è la sovranità popolare che è in pericolo» perché, dice, questa «è una legge che volevano i cittadini».


«Da pace e bene a pace e rumina», è questo il titolo del post di Grillo in cui il leader del M5S intervenendo sul rinvio del ddl sul taglio degli stipendi dei parlamentari paragona i deputati Pd a «vacche autonominatosi sacre». Il loro «è il modo più profondo di tradire la fiducia, e il mandato che hanno ricevuto dagli elettori: una questione di fedeltà al mandato Costituzionale», si legge nel post.

Sull'ok al ddl per il taglio degli stipendi dei parlamentari «gli italiani non ci hanno mai sperato, forse ci abbiamo sperato più noi...». Così Luigi Di Maio commenta il rinvio del ddl in commissione. «Ci aspettavamo che il governo presentasse un emendamento sulle presenze, ma con delle scuse da arrampicatori di specchi» il Pd ha rinviato il provvedimento, aggiunge Di Maio che attacca: «Renzi presenta in tv gli emendamenti ma in parlamento è latitante».

«È una vergogna, sono dei vigliacchi: questi qua viaggiano ad una marcia differente rispetto a quella del Paese».
Lo dice il deputato e componente del direttorio M5s Roberto Fico in piazza assieme agli altri parlamentari per manifestare con gli attivisti del Movimento lo «sdegno» per il rinvio in Commissione della proposta sul taglio delle indennità. «Anche Grillo credo abbia avuto la stessa sensazione: dalla tribuna ha visto quanto questo Parlamento sia scollato dal Paese», ha aggiunto.


«È una vergogna. È stata scritta una pagina buia per la democrazia. La Casta continua a salvare se stessa, mantenendo intatti i propri privilegi, chiedendo sacrifici ai cittadini che non arrivano a fine mese e, quando gli si chiede di restituire i soldi agli italiani, si voltano dall'altra parte». È quanto affermano in una nota i deputati M5S della commissione Affari costituzionali della Camera. «È questo l'esempio che danno al Paese - proseguono - prendono in giro gli italiani e fanno melina, invece di tagliarsi gli stipendi come facciamo noi da tre anni. Il Pd, e i loro complici della cricca degli immorali e ipocriti, oggi hanno scritto una pagina nera, che rimarrà come una macchia indelebile nella storia della Repubblica, e hanno dato un calcio in faccia a tutta la gente onesta che porta avanti la famiglia con difficolta e, spesso, non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena». «Ma il fortino dove si sono rinchiusi e il castello dei loro privilegi saranno abbattuti e rasi al suolo dai cittadini quando, il 4 dicembre, voteranno in massa No al referendum costituzionale».



 
© RIPRODUZIONE RISERVATA