Canone Rai, Bruxelles ammette petizione Lega contro pagamento

Canone Rai, Bruxelles ammette petizione Lega contro pagamento
Sabato 7 Settembre 2013, 15:13 - Ultimo agg. 8 Settembre, 19:34
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ROMA - Nel giorno della presentazione dei dati semestrali Rai, che mostrano un risultato quasi in parit, la Lega ha vinto il primo round della sua battaglia in sede europea contro il canone. La petizione per l'abolizione promossa dall'europarlamentare Mara Bizzotto e dal Comitato per la Libera Informazione di Marostica è stata accolta e dichiarata ammissibile dal parlamento europeo, che ha invitato la Commissione Ue di aprire un'indagine sul tema. «Si tratta di un risultato storico», commenta Bizzotto che parla di «rapina di stato» e chiede l'apertura di una procedura d'infrazione contro l'Italia per violazione della libera concorrenza.



I conti Rai. so il primo semestre dell'anno con una perdita 3,2 milioni di euro a fronte dei 129 milioni persi nello stesso periodo del 2012. Ha pesato l'assenza dei costi legati ai grandi eventi sportivi, presenti negli anni pari, ma - sostiene l'azienda - hanno inciso anche «importanti azioni di controllo sui costi». Il mercato pubblicitario, che ha prodotto una riduzione dei ricavi di circa 50 milioni di euro rispetto al 2012, potrebbe - secondo quanto rivelato da Gubitosi - tornare in positivo nel terzo trimestre. «I risultati - argomenta la Rai - confermano l'andamento indicato nel piano industriale che prevede per il 2013 un risultato operativo positivo e un pareggio del risultato netto nel 2014».



Canali tematici e nomine. Oltre alla semestrale il cda ha discusso del contratto di servizio tra Rai e ministero dello Sviluppo Economico, chiedendo modifiche alla bozza, in particolare in merito alla riconoscibilità dei programmi finanziati con il canone, e rimandando il via libera alla prossima riunione. Nulla di fatto anche sulle nomine dei vicedirettori di Raisport, che prevedono l'arrivo in squadra di Ivana Vaccari. L'orientamento di alcuni consiglieri è definire prima la linea complessiva sui canali tematici e poi procedere alla loro approvazione.



Il caso The Mission. A far discutere, intanto, è ancora The Mission, il programma con i vip nei campi profughi in onda a novembre su Rai1. Mentre il Pd definisce «grave l'assenza di risposte della Rai alla Vigilanza», il presidente della bicamerale Roberto Fico lancia l'idea di un atto di indirizzo «con cui la Commissione esprima il proprio punto di vista sulla trasmissione». «I vip ci saranno - spiega Gubitosi - perché se si facesse programma solo per gli addetti ai lavori non si diffonderebbe la consapevolezza del problema dei rifugiati, ma in nessun modo The Mission può essere considerato un reality». Il dg parla a tutto campo: apre le porte a Maurizio Crozza, pur negando che ci siano accordi per il suo approdo a Rai1, e smentisce la presenza con un cachet da 470 mila euro di Paul Gascoigne a Ballando con le stelle. Quindi risponde anche ad una domanda sulla possibile messa in onda del videomessaggio che Berlusconi avrebbe pronto e che alcune associazioni, anche con un petizione sul web, invitano a non trasmettere. «Valuteranno i direttori di testata, sarebbe una notizia comunque», sostiene il dg.
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