Chisso dal carcere: «Io e Giancarlo
stesso destino, la verità è un'altra»

Giancarlo Galan e Renato Chisso
Giancarlo Galan e Renato Chisso
di Maurizio Dianese
Mercoledì 2 Luglio 2014, 11:30 - Ultimo agg. 3 Luglio, 11:21
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VENEZIA - Renato Chisso sta scrivendo, in carcere a Pisa: «Capisco di essere legato a doppio filo al destino di Galan e quindi non posso dire che mi aspettassi sul serio i domiciliari. Intanto ho iniziato a scrivere un libro sul fatto che i figli della classe operaia, mio padre era ferroviere, per quanto si diano da fare non riescono ad emergere, la classe dominante non fa fare carriera a chi viene dal popolo».



Ieri Renato Chisso ha incontrato ancora il suo legale, l’avvocato Antonio Forza. «Mi manca la libertà e mi manca la politica, vedere gente, andare in giro, occuparmi degli altri», ha detto Chisso. E l'avvocato aggiunge: «Si proclama assolutamente innocente e che si sta preparando a ribattere punto su punto alle accuse: qualche ricostruzione è veramente ridicola».