Consip, Emiliano in Procura a Roma:
​acquisiti sms scambiati con Lotti

Consip, Emiliano in Procura a Roma: acquisiti sms scambiati con Lotti
Mercoledì 29 Marzo 2017, 15:40 - Ultimo agg. 30 Marzo, 08:53
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Rinviato più volte per impedimenti vari, l'incontro tra i pm romani che indagano su Consip e Michele Emiliano, governatore della Puglia e candidato alla segreteria del Pd, si è tenuto oggi pomeriggio a piazzale Clodio nell'ufficio del procuratore Giuseppe Pignatone. Al centro dell'audizione, in veste di testimone, di Emiliano gli sms ricevuti dall'allora sottosegretario, ora ministro, Luca Lotti e da Tiziano Renzi, padre dell'ex premier Matteo, per sollecitare un suo incontro con Carlo Russo, imprenditore farmaceutico di Scandicci. Sms acquisiti dagli inquirenti romani. Il governatore della Puglia, poco dopo un'ora dall' ingresso nella città giudiziaria, ha poi lasciato l'ufficio di Pignatone senza fare dichiarazioni. L'ipotesi di lavoro del procuratore aggiunto Paolo Ielo e del sostituto Mario Palazzi è che Alfredo Romeo, imprenditore napoletano detenuto per corruzione, possa aver beneficiato del rapporto di amicizia Tiziano Renzi-Russo per mettere le mani sugli appalti Consip. Da qui l'interesse ad acquisire gli sms conservati da Emiliano. Nella vicenda riguardante la centrale acquisti della pubblica amministrazione, Lotti, che ha già reso dichiarazioni spontanee, é indagato insieme con il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette e con il comandante della Legione Toscana dei carabinieri, generale Emanuele Saltalamacchia, per i reati di rivelazione del segreto d'ufficio e favoreggiamento. Il reato di traffico di influenze è invece contestato a Tiziano Renzi, all'ex parlamentare di An e del Pdl Italo Bocchino, consulente di Romeo, e ad altri. Sul caso Consip M5s torna all'attacco.

«Ancora non sappiamo se e quando Matteo Renzi sia venuto a conoscenza dell'inchiesta. Su questo punto aleggia il mistero più totale», afferma il capogruppo alla Camera, Vincenzo Caso. Mentre l'audizione di Emiliano dai pm, secondo il senatore M5S Mario Giarrusso, «non farà dormire sonni tranquilli a Matteo Renzi e Luca Lotti». Il ministro Lotti, da parte sua, dice: «la serenità che ho dentro, perché conosco la verità e so che verrà a galla, non mi impedisce di continuare a fare il mio lavoro e di provare a dare una mano allo sport in Italia e alle associazione che fanno sport. Ripeto, io credo che alla fine la verità verrà a galla». Sul fronte giudiziario, invece, proprio nei giorni scorsi Romeo ha ricevuto due notizie negative: il tribunale del Riesame ha respinto l'istanza di scarcerazione, mentre la corte d'Appello ha detto «no» alla ricusazione del gip Gaspare Sturzo, chiamato a decidere sulla richiesta di interdizione avanzata da piazzale Clodio nei confronti del gruppo Romeo Gestioni per violazione della legge 231 sulla responsabilità degli enti. Romeo è accusato di corruzione per aver versato a più riprese 100 mila euro a Marco Gasparri, dirigente della Consip, per utilizzarne le funzioni anche alla luce del mega-appalto europeo FM4 da 2,7 miliardi di euro, ancora in corso.

Ad inguaiare l'imprenditore, oltre alla confessione di Gasparri, a sua volta indagato per corruzione, il contenuto di intercettazioni ambientali, telefoniche, nonché l'esito di sequestri e perquisizioni eseguiti nell'ambito dell'inchiesta giudiziaria.

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