Nel corso di un lungo intervento dedicato in larga parte all'analisi del trumpismo e ai rischi che questo comporta per tutto l'Occidente, Cuperlo ha esortato, di fronte ad un mondo che cambia, tutto il centrosinistra a ricostruirsi e soprattutto ha auspicato che il Pd si rifondi. «Per troppo tempo ognuno di noi ha parlato ai propri - ha sottolineato - ma un partito così è destinato a spegnersi presto».
«Penso a un congresso diverso, aperto. E per il segretario penso a una personalità che si dedica solo a questo, che non fa anche il sindaco, non guida una regione, non fa il premier, non fa il ministro».
Un passaggio dell'intervento di Gianni Cuperlo all'assemblea della sua componente. Cuperlo ha quindi bocciato l'ipotesi di scissione: «In un passaggio simile, l'idea di spezzare un progetto sul quale la sinistra italiana ha scommesso se stessa non rappresenta un balzo in avanti ma un ritorno all'antico». Tuttavia ammette che «ci sono tanti orfani a cui serve una casa», per cui, sottolinea: «La nostra prova è cercare di costruirla». Quindi, ammonisce la segreteria del Pd a non «indossare l'elmetto, combattere ciecamente con il solo appello all'unità», perché «se il confronto si riduce all'ennesimo duello si va verso una sconfitta storica».