«Non ho esercitato nessuna pressione su Montanari - aggiunge D'Alema - La volontà, per esempio, di impegnarmi nella campagna referendaria è stata annunciata più volte, l'ultima una ventina di giorni fa in una manifestazione pubblica a Brindisi, di cui gira anche un video. Ho ritenuto, tuttavia, di evitare pronunciamenti proprio per non provocare polemiche e strumentalizzazioni in vista delle amministrative, invitando a concentrarsi sui ballottaggi di domenica prossima».
E ancora: «Non ho tenuto alcuna riunione con la dissidenza socialista, di cui ignoro l'esistenza. È passato a trovarmi Bobo Craxi, che è un vecchio amico.
Non ho tenuto alcuna riunione di "fedelissimi" né in Puglia né, in particolare, a Bari. In Puglia sono andato invitato a fare la campagna elettorale del Pd, come può essere testimoniato da tanti cittadini ed esponenti del partito. «Non ho esercitato alcuna pressione su Tommaso Montanari di cui sono amico ed estimatore. Ho parlato con lui - racconta D'Alema - che mi ha chiesto un consiglio e ho ritenuto di dirgli che un suo impegno per Roma sarebbe certamente positivo per la città. Opinione che confermo. Per quanto riguarda la famosa riunione di lunedì scorso nella sede della Fondazione Italianieuropei - spiega - come è stato chiarito anche da altri, in particolare dal presidente Gaetano Quagliariello, c'è stato, alla fine, mentre uscivamo sul pianerottolo, uno scambio di battute che non si possono considerare né dichiarazioni di voto né annunci di programmi politici».