Come vadano a finire le elezioni importa fino ad un certo punto, perché questa «è comunque una pagina nera per le istituzioni». Marco Di Lello, presidente dei deputati socialisti e segretario della commissione Antimafia è amareggiato per non dire furibondo. «In discussione non è il principio, sul quale non c'è nulla da dire, ma il metodo utilizzato nelle ultime 48 ore è inaccettabile, perché sono state inserite candidati che in realtà sono presentabili».
Per quale ragione?
Il presidente Bindi ha deciso tutto da sola, insieme con i suoi consulenti e funzionari senza coinvolgere nè l'ufficio di Presidenza nè la commissione plenaria».
Si è voluta assumere tutte le sue responsabilità?
«Se così fosse sarebbe un bel gesto, ma così non è. Perché in realtà non ha voluto dire nulla, nè anticipare a noi i nomi, semplicemente perché temeva una fuga di notizie, non si è fidata di nessuno. Questo è il punto».
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Di Lello: «Rosy mente, ha fatto da sola con i suoi consulenti»
di Elena Romanazzi
Sabato 30 Maggio 2015, 08:46
- Ultimo agg. 08:47
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