Emergenza siccità, la Campania e altre cinque regioni presentano la richiesta di stato di calamità

Emergenza siccità, la Campania e altre cinque regioni presentano la richiesta di stato di calamità
Mercoledì 26 Luglio 2017, 18:22 - Ultimo agg. 19:49
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Sono sei le regioni intervenute al tavolo tecnico istituito al Ministero delle politiche agricole che hanno richiesto lo stato di calamità a seguito dell'emergenza siccità. Al momento, a quanto apprende l'Ansa, la richiesta è avanzata da Toscana, Lazio, Campania, Emilia Romagna, Calabria e Sardegna.

La dichiarazione dello stato di eccezionale avversità atmosferica sarà formalizzata dopo la definitiva approvazione del Dl Mezzogiorno. Lo stato di calamità attiva il fondo di solidarietà nazionale, con strumenti come la sospensione delle rate dei mutui e del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a carico delle imprese agricole danneggiate.

Tenuto conto che il decreto mezzogiorno approvato al Senato estende questi strumenti anche alle aziende che potevano sottoscrivere assicurazioni, il Mipaaf appunto attende, per allargare la platea dei beneficiari, l'approvazione in via definitiva del Dl Sud. Allo stesso tempo il Ministero è al lavoro insieme al Ministero dell'Ambiente per il monitoraggio dei livelli delle acque destinate all'irrigazione. Un punto sul quale il ministro Maurizio Martina ha dichiarato nei giorni scorsi la volontà di costruire una strategia di medio lungo periodo, per migliorare gli invasi e rendere più efficienti le infrastrutture irrigue.
 


Oggi il ministro per i Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro, rispondendo al question time alla Camera sulle iniziative volte a far fronte alla siccità, ha sottolineato come il Ministero delle politiche agricole «stia seguendo con grande attenzione gli effetti provocati dalla anomala siccità. Per tutelare i produttori agricoli, il Ministero si è mosso lungo tre direttrici: attivazione del Fondo di solidarietà nazionale, aumento degli anticipi dei fondi europei Pac, nonché incremento di 700 milioni di euro da destinare al rafforzamento e all'efficientamento delle infrastrutture irrigue».

Finocchiaro ha osservato che quello della siccità «é un tema centrale», che farà parte anche del G7 Agricoltura che si terrà ad ottobre a Bergamo. «Il Ministero dell'Ambiente - ha concluso Finiocchiaro - destinerà una parte dei fondi di sviluppo e coesione a disposizione ad uno specifico piano di sostituzione delle reti, cui i soggetti gestori e/o le regioni dovranno concorrere».

Domani è stata convocata la Conferenza delle Regioni, che esaminerà molti temi tra cui l'emergenza idrica, alla presenza del ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti. Il ministro Galletti, intervenendo alla Commissione ambiente della Camera sull'emergenza siccità, ha rilevato che «La riforma della governance dell'acqua, attraverso l'istituzione degli Osservatori sugli utilizzi idrici, ha evitato il peggio da questa crisi idrica». Tuttavia, ha sottolineato Galletti, «abbiamo ancora delle Regioni che non hanno costituito gli ATO (Ambiti territoriali ottimali, n.d.r.) e abbiamo molti Comuni che ancora si rifiutano di partecipare agli ATO costituiti».

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