Gentiloni: parole Mattarella riferimento per l'azione di governo

Gentiloni: parole Mattarella riferimento per l'azione di governo
Sabato 31 Dicembre 2016, 21:51 - Ultimo agg. 21:59
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«Il messaggio del presidente della Repubblica sarà un punto di riferimento per l'azione delle istituzioni nel 2017. Le parole di Mattarella sono per noi del governo fonte di ispirazione e di incoraggiamento nel lavoro che ci attende». Così il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni commenta il discorso di fine anno del capo dello Stato, Sergio Mattarella.

«Il presidente ha sottolineato lo spirito di comunità che deve animare l'impegno per il lavoro, in particolare dei giovani, per la sicurezza, per la difesa del risparmio, per la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto. Il messaggio del Capo dello Stato ha detto parole chiare e di grande equilibrio sul tema dell'immigrazione. Con forza particolare, il Presidente ha richiamato chi ha responsabilità pubbliche all'etica dei doveri e al rifiuto dell'odio e della contrapposizione. Insomma, le parole di Mattarella sono per noi del governo fonte di ispirazione e di incoraggiamento nel lavoro che ci attende», afferma il premier.

«Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ci ricorda, nel suo messaggio di fine anno, che il tessuto sociale del nostro Paese è pieno di energie positive. E ci invita ad usare pienamente queste energie, insieme al senso diffuso di comunità che costituisce la forza principale dell'Italia, per reagire alle difficoltà e alle emergenze. Che si tratti della ricostruzione nelle zone colpite dal terremoto o della lotta al terrorismo, del contrasto della corruzione o dell'impegno per dare una risposta alle tante domande sociali del nostro Paese, ogni nostra azione deve partire dalla condivisione di valori fondamentali, praticati e testimoniati ogni giorno». Lo afferma il presidente del Senato
Pietro Grasso.

«Il Presidente Mattarella sottolinea che la prima emergenza del Paese è la questione del lavoro: lo sforzo comune della politica e delle istituzioni deve essere teso prioritariamente a combattere le diseguaglianze e le aree di marginalità. Certamente, nessun risultato può essere ottenuto partendo dall'odio e dalla violenza verbale che, come dice il Capo dello Stato, si propagano nella società, intossicandola. Una società divisa, rissosa e in preda al risentimento - ci ricorda il presidente Mattarella - smarrisce il senso di comune appartenenza, distrugge i legami, minaccia la sua stessa sopravvivenza. È una affermazione che sottoscrivo pienamente, con profonda convinzione. Insieme all'invito a fare sempre di più del nostro Paese una 'comunità di vità, attraverso l'impegno quotidiano e svolgendo il proprio dovere nel rispetto delle regole, a partire da chi riveste responsabilità pubbliche. Il presidente della Repubblica ha citato, in conclusione, le parole dei bambini di una scuola del comune di Acquasanta Terme: "La solidarietà diventa realtà quando si uniscono le forze per la realizzazione di un sogno comune". È davvero il miglior augurio per tutti noi», conclude Grasso.

«Il messaggio del presidente Mattarella è un discorso di verità all'Italia e al mondo politico. Indica con nettezza l'attenzione da riservare alle popolazioni colpite dal terremoto; sottolinea con forza che disoccupazione e povertà sono i problemi più importanti ai quali deve far fronte il Paese. Perché la ripresa resta insufficiente e troppe disuguaglianze, a partire dalla condizione del nostro Sud, lacerano il tessuto sociale. Una comunità nazionale - ci ricorda il Presidente - non deve rassegnarsi al fatto che alcuni cittadini abbiano minori diritti e minori garanzie. Ma il
Presidente mette in rilievo anche le molte energie positive e le risorse sulLe quali il nostro Paese può contare», commenta la presidente della Camera, Laura Boldrini.

«Molto importante - prosegue Boldrini - è l'attenzione riservata alla preoccupante diffusione dei discorsi di odio, e l'appello alle maggiori responsabilità che competono a chi ha un ruolo istituzionale o politico». «Il Presidente conferma poi la sua grande sensibilità alla condizione delle donne - sottolinea Boldrini - ricordando la loro penalizzazione sul lavoro e le oltre 120 vittime di femminicidio, uccise da chi avrebbe dovuto amarle. Così come sa trovare parole di profonda attenzione per i giovani: è rilevante la circolarità del sapere, la possibilità per loro di andare all'estero a fare esperienze di studio e di lavoro; ma al tempo stesso è indispensabile che il Paese sappia assicurare loro, se vogliono, il diritto di tornare a lavorare qui. Il Presidente non ha nemmeno dimenticato i gravi problemi internazionali con i quali l'Italia deve confrontarsi, la minaccia del terrorismo, la crisi umanitaria in Siria e le migliaia di morti nel Mediterraneo».

«È in riferimento alla concretezza di tutti questi problemi - aggiunge Boldrini - che il Presidente si rivolge alle forze politiche, sottolineando l'esigenza di una legge elettorale che dia regole di voto chiare e adeguate. Non posso non sottolineare, infine, la parola che il Presidente ha scelto per chiudere il suo messaggio: solidarietà. È il filo che potrà permetterci di ricucire le lacerazioni del Paese». 


 
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