Secondo Palazzo Chigi si tratta un'occasione per migliorare la competitività del Paese, la qualità della vita e la sicurezza dei cittadini. «Uno Stato che investe in opere pubbliche a lungo termine - ha sottolineato il premier - è uno Stato che investe in sicurezza. Così facendo spero che si avvicinino il lavoro e le tasse dei cittadini alla vita delle nostre comunità con una migliore qualità diffusa del nostro territorio». Il premier ha quindi osservato che oltre 20 miliardi di questo fondo «sono destinati a strade e ferrovie, con particolare attenzione a trasferimenti locali e ai porti».
«Poi il settore più rilevante è quello della messa in sicurezza con un'attenzione particolare alla scuole ma che riguarda diversi uffici pubblici per un totale di 8 miliardi. Quindi acqua e sanità, periferie - ha spiegato Gentiloni - sulle quali lavoriamo anche con un secondo decreto. Poi il settore della difesa e dell'informatizzazione della giustizia». Nel dettaglio, sono sei le misure contenute nel decreto: le prime tre riconducibili alla competitività, le altre tre alla qualità della vita e alla sicurezza.
Il primo blocco, pari a 20,4 miliardi, verrà impiegato su infrastrutture ferroviarie, infrastrutture stradali rete Anas, trasporto pubblico locale e ferrovie non interconnesse, infrastrutture portuali e Mose. Ci sono poi miliardi di investimenti a sostegno della competitività e delle esportazioni (informatizzazione della giustizia e potenziamento credito all'esportazione) e di investimenti nella ricerca (nel settore spaziale, nella ricerca scientifica, tecnologica e sanitaria).
Il secondo blocco di 23 miliardi riguarda invece investimenti per migliorare qualità della vita, infrastrutture per la sicurezza dei cittadini e «Casa Italia».
Previsti anche investimenti per la sicurezza nazionale e l'alta tecnologia a cura del Ministero dello Sviluppo e della Difesa. Il dpcm di Gentiloni è stato accolto con grande soddisfazione nel Pd: «Chi dubitava del tesoretto lasciato dal governo Renzi nella legge di stabilità, oggi dovrà ricredersi. Il piano da 47 miliardi firmato da Gentiloni è un'ottima notizia per l'Italia», afferma il senatore Andrea Marcucci.