Grillo: «Nessuna ironia sulla Shoah, non chiedo scusa. Comunicatore comunità ebraica è stupido»

Beppe Grillo
Beppe Grillo
Martedì 15 Aprile 2014, 18:47
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Beppe Grillo non smentisce il post su Primo Levi: Non avete capito e non c' nessun intento di offendere. Io - dice - non ho mancato di rispetto a nessuno. La comunità ebraica dovrebbe cambiare il comunicatore «stupido e ignorante».



Grillo si riferisce alle reazioni al posto pubblicato ieri in cui parafrasava Primo Levi e adattava le parole di «Se questo è un uomo» per lanciare un monito ai cittadini-elettori e attaccare Giorgio Napolitano e Matteo Renzi. Il post era corredato poi da una foto ritoccata che ritrae il tragicamente famoso ingresso del campo di stermino di Auschwitz con la scritta, anche questa ritoccata, "P2 macht frei".



«Non volevo fare il sarcastico o fare battute. Io non chiedo scusa a nessuno», perché «non credo di aver mancato di rispetto a nessuno» dice il leader del M5S affermando di aver «letto Primo Levi» e che sono gli altri che «non hanno capito». Poi rilegge un passo di Levi e continua: «Non ho preso una poesia per fare del sarcasmo. L'ho solo riportata ai giorni nostri. Ho parlato di un paese dato in mano ai poteri della P2. Ho detto che il lavoro oggi fa molte vittime e la P2 rende liberi. Se lei si fossilizza e dice che uso la Shoah...».



«La comunicazione - ha aggiunto - è una cosa importante. Levi mi ha insegnato che la Shoah è dietro l'angolo, ovunque, dal Ruanda al gas in Siria, fino al sistema finanziario che fa milioni di morti all'anno». Insomma, ripete, «non ho fatto battute o ironia. È una menzogna. Non sono io che mi nascondo dietro certe tragedie, sono loro che lo fanno. Non chiedo scusa, dovrebbero sostituire il loro portavoce, quando si toccano i poteri forti vengono fuori le lobby».