Tutte le domande sull'Italicum: ecco come funziona il sistema per eleggere i deputati

Tutte le domande sull'Italicum: ecco come funziona il sistema per eleggere i deputati
di Alessandra Chello
Martedì 5 Maggio 2015, 08:30 - Ultimo agg. 12:26
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Italicum? Itali...che? Quanti hanno capito davvero qualcosa nella contestata riforma? A sentire l’ultimo sondaggio targato Ipsos, davvero pochi italiani si orientano nel labirinto della nuova legge elettorale. Pensate: solo un elettore su tre sa di cosa si tratta. Vediamo dunque come funziona il nuovo meccanismo per eleggere i deputati.



1)Quando va in vigore l’Italicum? Dovrebbe scattare dal primo luglio del 2016 ammesso che per quel periodo sia operativa la riforma del Senato.



2)Se il Senato non fosse abolito, varrebbe lo stesso? No, perché è una legge pensata per un monocameralismo non per un bicameralismo.



3)Come funzionerà il premio di maggioranza? L’Italicum è un proporzionale che assegna un premio di maggioranza (340 seggi su 630) alla lista che supera il 40%. Se nessun partito raggiunge tale percentuale, si svolge un secondo turno tra i due partiti più votati, per l’assegnazione del premio. I partiti perdenti si ripartiscono i 290 seggi rimanenti sulla base della percentuale di voti.



4) Che soglia di sbarramento è prevista? Tre per cento. Dunque entrano alla Camera tutti i partiti che abbiano superato questo tetto.



5)Come si assegneranno i collegi? L’assegnazione dei seggi della Camera avviene proiettando le percentuali dei partiti ottenuti a livello nazionale su 100 collegi, in ognuno dei quali sono eletti 6-7 deputati.



6)Come si articola il meccanismo delle preferenze e dei capilista? Nei 100 collegi ciascun partito presenta una lista di 6-7 candidati: il capolista è bloccato (cioè è eletto automaticamente se scatta il seggio) mentre le preferenze valgono solo per gli altri candidati. E così invece delle 27 circoscrizioni attuali si passa a circoscrizioni di dimensione minore. Saranno quindi 100 collegi (in media di circa 600mila abitanti ciascuno) e in ognuno verranno presentate mini-liste, in media di 6 candidati.



7)nella prima stesura le cose andavano diversamente? Cosa è cambiato? «Le liste erano bloccate, ovvero i candidati venivano eletti nell'ordine con cui erano in lista (se un partito aveva diritto a tre seggi, venivano eletti i primi tre della lista). Il sistema delle liste bloccate è però stato bocciato dalla Corte Costituzionale. Nell'accordo finale è invece previsto che solo i capilista siano bloccati (e sono i primi ad essere eletti), mentre dal secondo eletto in poi intervengono le preferenze (ogni elettore ne potrà esprimere due). Questo sistema avrà come conseguenza che i partiti più piccoli, che difficilmente eleggeranno più di un parlamentare in una circoscrizione, vedranno eletti i capilista, mentre i partiti più grandi avranno anche una quota di parlamentari scelti con le preferenze.



8)È previsto un voto di genere? Sono possibili due preferenze, purché la seconda sia di genere diverso dalla prima. Se le due preferenze sono entrambe per candidati dello stesso sesso, la seconda preferenza è annullata.



9)È prevista l’alternanza uomo-donna? Le liste devono esser composte in modo da alternare un uomo ad una donna. Nell’ambito di ogni circoscrizione (Regione) i capilista di un sesso non devono essere superiori al 60% del totale.



10)E le multicandidature? È possibile che un candidato si presenti in più collegi, fino ad un massimo di 10.



11)Da dove viene il nome Italicum? Il nome Italicum arriva direttamente da Renzi, che lo ha definito così durante la sua presentazione. La base è quella del sistema elettorale spagnolo, ma modificato per adattarlo alle richieste dei partiti italiani fino quasi a stravolgerlo. Il sistema elettorale sarà proporzionale (ovvero il numero di seggi verrà assegnato in proporzione al numero di voti ricevuti) e il calcolo sarà fatto su base nazionale e non provinciale come quello spagnolo, utilizzando la regola "dei più alti resti". Questo dovrebbe favorire almeno parzialmente i partiti più piccoli, che con un calcolo su base provinciale sarebbero stati molto penalizzati.



12)Resta in vigore anche l’accordo salva-Lega? È saltata l’intesa cosiddetta salva Lega, la quale prevedeva che i partiti che ottenessero almeno il 9% in almeno tre regioni rientrassero comunque in Parlamento».



13)Per il Trentino e la Valle d’Aosta come funzionerà? In Trentino Alto Adige e nella Valle d'Aosta si vota con i collegi uninominali, come il Mattarellum.



14)E come funzionerà la procedura di voto per gli italiani all’estero? Potranno votare per corrispondenza i cittadini italiani che sono all'estero per almeno tre mesi o per motivi di studio (per esempio l'Erasmus), per lavoro o per cure mediche.



15)Se si dovesse andare alle urne prima dell’entrata in vigore della riforma che normativa si userebbe per l’elezione del Senato? Se si dovesse andare al voto prima dell'entrata in vigore della riforma costitituzionale, per l'elezione del Senato sarebbe utilizzato il Consultellum, ossia la versione della precedente legge elettorale (il cosiddetto Porcellum) “epurata” dagli aspetti incostituzionali. Il Consultellum si configura come un sistema proporzionale puro con preferenze e soglia di sbarramento, ma senza premio di maggioranza.