Ius soli, Renzi pressa Gentiloni: probabile la fiducia per venerdì

Ius soli, Renzi pressa Gentiloni: probabile la fiducia per venerdì
di Alberto Gentili
Martedì 11 Luglio 2017, 09:18 - Ultimo agg. 16:40
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Nessuna frenata sullo ius soli. Matteo Renzi, a dispetto delle voci che parlavano di un ripensamento, è deciso di andare avanti. E ha chiesto a Paolo Gentiloni di porre la fiducia sul provvedimento «perché», come spiegano i dem di palazzo Madama, «senza questione di fiducia che vincola la maggioranza e bypassa l'ostruzionismo, la legge è morta e sepolta. E questo non deve accadere».

Il premier non coltiva l'entusiasmo e la fretta del segretario del Pd. Tant'è, che ieri sera il Consiglio dei ministri non ha autorizzato la fiducia. Dovrebbe farlo soltanto venerdì prossimo, in una nuova riunione ad hoc. Il motivo: lo ius soli, che assegna la cittadinanza ai bimbi dei migranti nati in Italia o che hanno svolto un intero ciclo di studi nel nostro Paese, non piace ai centristi di Angelino Alfano. «Prima va fronteggiata l'emergenza, poi vanno concessi i diritti. Adesso la gente non capirebbe...», ha detto il ministro di Ap, Enrico Costa. E Gentiloni, che vede già un pezzo di maggioranza in libera uscita (Articolo 1-Mdp ormai vota più no che sì ai provvedimenti governativi), non ha gran voglia di aumentare il tasso di fibrillazione interna. «E' vero, c'è prudenza, ma c'è anche la volontà di portare avanti la legge», spiegano a palazzo Chigi, «perché sono state già date rassicurazioni al Vaticano e perché Renzi la vuole assolutamente».

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