Leicester, Mattarella: «Bravo Ranieri, la lealtà conta più dei soldi»

Leicester, Mattarella: «Bravo Ranieri, la lealtà conta più dei soldi»
di Redazione Sport
Giovedì 5 Maggio 2016, 16:13 - Ultimo agg. 16:25
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Nel calcio e nello sport in generale la lealtà deve essere più importante del desiderio di vincere e, come dimostra il successo nel campionato inglese da parte del Leicester di Claudio Ranieri, le disponibilità finanziarie non debbono essere l'unico parametro da tenere in considerazione per arrivare al successo. È la 'lezionè del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, agli studenti delle scuole medie secondarie di secondo grado incontrati questa mattina al Quirinale. «Quello che faccio quando riesco a vedere una partita di calcio o di altri sport -dice rispondendo alla domanda di uno di loro- è sperare di vedere del bel gioco, partite e competizioni che si svolgono con bel gioco, con buona tecnica e con lealtà soprattutto». «Quando vedo calciatori che dopo un contrasto si rotolano per terra come se gli fosse passato addosso un carro armato e dopo pochi secondi corrono come prima, mi deprimo un pò. O quando vedo quelli che cercano, simulando, di avere un fallo da rigore per poter segnare e vincere, mi sono sempre chiesto qual è il gusto di vincere in questo modo».

«Capisco che nel calcio sono entrati molti interessi economici e questo probabilmente crea qualche distorsione, ma non sempre -sottolinea ancora il Capo dello Stato- il denaro è più importante di ogni cosa.
Come insegna in questi giorni Ranieri, non è che sempre chi ha più denaro può avere migliori risultati». «Quello della lealtà e del carattere autenticamente sportivo -insiste Mattarella- è una cosa che andrebbe pretesa. Certo è difficile che lo pretendano tifoserie ultras che alle volte creano anche qualche sentimento di vergogna per le violenze cui ci si abbandona, ma quelli che seguono il calcio e ogni altro sport con interesse dovrebbero pretendere che vi sia una leale competizione sportiva e non la ricerca di vincere a tutti i costi perchè vincere a tutti i costi non è pure molto bello».
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