M5S, polemica con la Raggi: Roberta Lombardi lascia il direttorio

M5S, polemica con la Raggi: Roberta Lombardi lascia il direttorio
Giovedì 14 Luglio 2016, 16:09 - Ultimo agg. 16 Luglio, 11:05
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È gelo tra lo staff M5S chiamato a supportare Virginia Raggi sindaco di Roma e la prima cittadina capitolina. A quanto apprende l'Adnkronos da fonti autorevoli, dopo l'empasse sul capo di gabinetto -con Raggi decisa a sostenere la nomina di Daniele Frongia e Raffaele Marra suo vice ma poi costretta a desistere- i rapporti tra il mini direttorio romano e la sindaca grillina sono ormai ridotti al lumicino. Eppure lo staff -composto da Paola Taverna e Roberta Lombardi, l'europarlamentare Massimo Castaldo e il consigliere Gianluca Perilli- dovrebbe confrontarsi quotidianamente o quasi con l'inquilina del Campidoglio. Ma così non è e già si conta una prima defezione di peso: Roberta Lombardi ha rassegnato ieri dimissioni irrevocabili, viene riferito da fonti M5S all'Adnkronos.

Ma il sindaco Raggi inizialmente cade dalle nuvole:
«Dimissioni? Non ne so nulla, me lo state dicendo voi». Poi invece ringrazia la Lombardi «per l'apporto ed il sostegno dato finora. Il suo contributo è stato prezioso e nonostante i suoi numerosi impegni, tra cui l'organizzazione di Italia 5 Stelle a cui parteciperò, sono certa che continueremo a confrontarci, sempre, per il bene di Roma. M5S cambierà questa città e lo farà lavorando sodo, giorno dopo giorno».

Le dimissioni della Lombardi avrebbero generato un vero e proprio terremoto interno al Movimento, e ora l'intero staff romano rischia di saltare: ciò potrebbe accadere già nelle prossime ore. Della questione si sta parlando anche a Milano, dove oggi è prevista una riunione con la comunicazione m5s, Davide Casaleggio ed altri esponenti di punta del movimento, nonché i sindaci grillini.

In realtà la Lombardi - che raggiunta telefonicamente rifiuta di rilasciare dichiarazioni o confermare- già tre settimane fa aveva chiesto di lasciare, nel pieno dell'impasse Frongia-Marra. Ma era stata convinta a desistere, anche per evitare che liti interne oscurassero una vittoria senza precedenti per il Movimento. A scatenare il malcontento proprio la scelta di Raggi, poi naufragata, di nominare Frongia a capo di gabinetto e Marra come suo vice. Una decisione, la sua, che avrebbe violato il codice etico sottoscritto a Roma e che prevede in un passaggio di concordare con il mini direttorio tutte le nomine del caso. Ma per Lombardi, che con Perilli avrebbe mosso accuse alla Raggi durante una riunione di fuoco, la sindaca avrebbe commesso anche un errore di coerenza, scegliendo una persona, in questo caso Frongia, che aveva corso alle elezioni per fare il consigliere e non il capo di gabinetto: non si lascia una poltrona per un'altra, questa la stilettata piovuta dallo staff per bocca di Lombardi.

Ma la Lombardi prova a stemperare su Facebook, ma di fatto conferma. 
«Mi spiace deludere coloro i quali in questo momento stanno parlando di liti, gelo o siluramenti rispetto al lavoro che tutti stiamo facendo su Roma. Non è così» dice in un comunicato in cui parla di «polemiche che interessano solo ai giornalisti». «Purtroppo per questo il mio supporto nello staff romano sarà differente: continuerò a dare una mano a Virginia ma dall'esterno sui temi che ho sempre seguito».

Fabio Massimo Castaldo, europarlamentare e membro del mini-direttorio romano che affianca la sindaca Virginia Raggi, contando già la defezione di Roberta Lombardi, ha assicurato che «Lo staff romano del comitato dei garanti è pronto proseguire con il massimo dell'entusiasmo il compito che ci è stato affidato dal movimento.
Ringraziamo Roberta».
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