«Germanellum e alleanze
da noi si rischia l'inciucio»

«Germanellum e alleanze da noi si rischia l'inciucio»
di ​Francesco Pacifico
Lunedì 29 Maggio 2017, 09:33 - Ultimo agg. 09:34
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Leggendo i giornali nell'ultima settimana, Gian Enrico Rusconi, uno dei pochi in Italia ad aver studiato il mondo tedesco in tutte le sue sfaccettature, si chiede «se i nostri politici sanno che cosa avviene in Germania». Gli ultimi a dare il via libero al ritorno del proporzionale (ma in salsa tedesca) sono stati i grillini. La votazione attraverso la piattaforma online Rousseau ha avuto esiti bulgari: 27mila i sì contro i soli 1.500 no. Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, poi, si sarebbero già messi d'accordo attraverso i loro sherpa, forti anche dell'assenso della Lega di Matteo Salvini, dove già si vagheggia un election day a ottobre tra politiche e referendum (consultivo) per l'autonomia di Lombardia e Veneto. Eppure tanto consenso non è sufficiente per Rusconi. Spiega il politologo torinese: «Chiariamoci, il modello elettorale tedesco è un buono strumento, ma mi fa arrabbiare l'equazione: prendiamo la sua legge elettorale e importiamo anche la stabilità di quel Paese. Questa è soltanto un pezzo di un sistema più ampio, nel quale sono incisivi soprattutto i poteri del cancelliere, un'architettura federale e la sfiducia costruttiva. No, non avremmo una maggioranza certa, anche perché in Germania c'è un fattore che da noi è sconosciuto, cioè il reciproco riconoscimento tra gli avversari. Qui, invece, c'è soltanto la denigrazione del nemico». 

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