Quirinale, sì dei centristi. Alta tensione in Ncd: via Sacconi

Quirinale, sì dei centristi. Alta tensione in Ncd: via Sacconi
Sabato 31 Gennaio 2015, 16:49
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Alta tensione in Ncd dopo la decisione di votare sì a Sergio Mattarella. «Sì a Sergio Mattarella, no al metodo usato da Renzi per candidarlo», ha detto oggi Angelino Alfano a Sky Tg24, sottolineando la richiesta al premier di correggere «l'errore» commesso nel lanciarlo. «Com'è il rapporto con Renzi? Credo che i fatti di queste ore gli abbiano fatto capire che il governo non è un monocolore Pd, l'accordo con Area Popolare non va mai dato per scontato», ha aggiunto Alfano. Ma il grande travaglio vissuto dal partito prima di dare via libera al voto per Mattarella ha già provocato diversi strappi.



Si dimettono Sacconi e Saltamartini. Dopo la lunga e faticosa trattativa per far convergere i voti dei centristi sulla candidatura di Mattarella al Quirinale Maurizio Sacconi in dissenso con la decisione ha presentato le dimissioni da capogruppo a Palazzo Madama. La decisione di Sacconi ha alimentato il dibattito nel partito di Alfano.



L'ex ministro del Lavoro si è sfogato con Gaetano Quagliariello e Fabrizio Cicchitto con i quali ha conversato a lungo in un corridoio appartato di Montecitorio. Secondo fonti parlamentari, anche la capogruppo Nunzia De Girolamo starebbe pensando ad «un gesto importante».



«Ritengo di non poter fare scelta diversa da quella di votare scheda bianca e di dimettermi da portavoce del partito», afferma Barbara Saltamartini. Una scelta non contro il candidato al Colle, spiega, ma dovuta al metodo utilizzato e al mutamento della maggioranza.