Migranti, Mattarella: «L'Italia da sola contro i flussi, la Nato faccia di più»

Migranti, Mattarella: «L'Italia da sola contro i flussi, la Nato faccia di più»
Giovedì 13 Ottobre 2016, 20:12 - Ultimo agg. 14 Ottobre, 12:44
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L'Italia continua a sopportare il peso dei flussi del Mediterraneo «praticamente da sola», nonostante gli impegni presi in sede europea. Serve quindi anche un maggior impegno dell'Alleanza Atlantica nel sud dell'Europa per dare corpo al pacchetto di misure che sono state decise per affrontare un fenomeno sul quale si gioca la credibilità stessa dell'Occidente. È quanto ha chiesto Sergio Mattarella in un intervento al «Nato Defense College», la scuola militare internazionale della Nato, parlando alla presenza del segretario generale Jens Stoltenberg. Un'occasione formale per un preoccupato accenno anche alla crescente freddezza tra Stati Uniti e Russia che sta riportando in auge il termine «guerra fredda».

Il capo dello Stato ha sottolineato come sia oggi «indispensabile porre fine all'irragionevole momento di tensione, la cui pericolosità vivono, quotidianamente, i nostri militari. Le esibizioni di forza, il continuo saggiare le forze, sono solo l'avvio di escalation per smontare le quali occorrono poi anni di ripristino di reciproca fiducia». Serve quindi «dialogo» per uscire da un tunnel rischiosissimo, anche con la Russia. «La convocazione del Consiglio Nato-Russia - ha aggiunto Mattarella - ha rappresentato un passo nella giusta direzione e ci auguriamo che tale filo non venga spezzato, auspicando che la Russia voglia seriamente collaborare in questa direzione».

Ciò detto, nei pensieri del presidente centrale rimane il nodo dell'immigrazione e delle troppe perdite di vite umane. Per questo Mattarella ricorda ai vertici dell'Alleanza come «l'Italia abbia risposto nei fatti all'appello degli Alleati nordici e non ha mai fatto mancare loro la propria concreta vicinanza» alle loro esigenze. Proprio per questo oggi l'Italia chiede «identica coerenza nell'affrontare le tensioni presenti nello scacchiere cui guarda il Mediterraneo, per le numerose situazioni di instabilità che si stendono su di un arco che va dall'Iraq e dalla Siria e, passando dalla Libia, giunge sino al Sahel». Sono temi decisivi che impegnano l'Occidente nel suo complesso: si tratta di «terrorismo ed emergenza migratoria e umanitaria». E di questi «l'Italia - ha detto con chiarezza - sopporta il peso praticamente da sola per quanto riguarda la rotta mediterranea».

La Nato ora entri nel vivo dell'emergenza e dia corpo alle decisioni prese al vertice di Varsavia, come quella di «reindirizzare l'operazione »Active Endeavour« presente nel Mediterraneo, verso un'operazione denominata »Sea Guardian«.
Confidiamo ora che questa entri in azione senza ritardi, in sinergia con l'operazione »Sophia« e coordinamento con le iniziative che assumerà la Guardia Costiera e di Frontiera »Frontex«, della Unione Europea. È urgente, quindi, che l'Alleanza - ha concluso il presidente della Repubblica - implementi la sua strategia verso il Mediterraneo, insieme con l'Unione Europea e le altre Organizzazioni Internazionali».
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