Minzolini, Zanda difende senatori Pd:
«Voto di scambio? È offensivo»

Minzolini, Zanda difende senatori Pd: «Voto di scambio? È offensivo»
Venerdì 17 Marzo 2017, 09:18
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«È offensivo che tutti i nostri senatori, senatori come Ichino, Manconi, Mucchetti, Fattorini e Tronti vengano additati come colpevoli di un voto di scambio. Hanno scelto seguendo la libertà di mandato. Nel Pd lo abbiamo sempre fatto, persino sulla riforma costituzionale, sulla legge elettorale, sulle unioni civili. Io e la maggioranza del gruppo abbiamo votato per la decadenza, ma c'era libertà di voto». Lo afferma Luigi Zanda, capogruppo del Pd al Senato, in un'intervista a Repubblica.

Sul caso Minzolini aggiunge: «Trovo gravissimo che il vicepresidente della Camera Di Maio inviti i cittadini a manifestare in maniera violenta». Zanda invita poi il Pd a respingere tentazioni populiste: «C'è il rischio che la democrazia italiana venga egemonizzata culturalmente dai grillini, dal loro populismo antieuropeo e giustizialista. Un grande partito come il Pd non può cadere in questa trappola», sottolinea. Quanto al Pd, alle primarie «voterò Renzi», dice, «ma questo non è importante. I fatti politici importanti sono due. Primo, il sostegno del Pd al governo Gentiloni e alle misure che prenderà a favore dell'Italia. Secondo, il modo con cui il partito affronterà il voto amministrativo, il voto in Sicilia e, nel 2018, le elezioni politiche». Le scadenze elettorali «vanno affrontate con uno stile che non sia personalistico. Deve emergere il profilo di un partito compatto e plurale. Intorno al segretario, certamente. Ma il gruppo dirigente va valorizzato. Poi, non bisogna scimmiottare l'antipolitica, dobbiamo invece poggiare il nostro impegno su poche questioni essenziali che interessano i cittadini: Europa, giovani, sicurezza e crescita dell'economia».
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