Su Consip «non ho girato la testa dall'altra parte, ho scritto al procuratore generale per eventuali anomalie nell'attività della polizia giudiziaria: non ho azionato l'attività ispettiva perché non emergevano profili disciplinari.
Tutto questo, come sempre, l'ho fatto senza alcun carattere intimidatorio». Orlando è concentrato anche sulle primarie di domenica che a suo avviso non devono limitarsi «a essere una conta per rilegittimare il leader». «Se si vincono le primarie senza garantire una competitività elettorale si fa la fine di Hamon in Francia». Rischio brogli? «Non credo», dice, «comunque i rappresentanti della mia candidatura saranno presenti in ogni seggio». Il dialogo coi 5 Stelle? «Io non demonizzo i grillini, ma loro non sono Podemos. Certo, non mi sfugge che attraggono voti in quei settori popolari che votavano a sinistra ma hanno un forte elemento di ambiguità. Le loro posizioni sull'Europa oppure le parole di Di Maio sui migranti li rendono incompatibili con il Pd.