Raggi: «Chi lotta per la verità non sarà solo»

Raggi: «Chi lotta per la verità non sarà solo»
Giovedì 23 Giugno 2016, 11:38 - Ultimo agg. 16:44
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Prime cerimonie ufficiali per la neoeletta sindaca di Roma Virginia Raggi che oggi si insedia in Campidoglio. Questa mattina in fascia tricolore ha deposto una corona all'Altare della Patria. Subito dopo un vero e proprio tour tra Porta San Paolo, Fosse Ardeatine e Tempio Maggiore. Cerimonie che usualmente tiene il sindaco nel giorno del suo insediamento. Non ci sarà, secondo quanto si apprende, un passaggio di consegne con il commissario straordinario Francesco Paolo Tronca. Nel pomeriggio, verso le 18, Raggi salirà in Campidoglio e varcherà le porte di Palazzo Senatorio da nuovo sindaco di Roma. E ufficialmente prenderà posto nella sua stanza vista Fori imperiali.

«Questo è il mio primo intervento pubblico da sindaco e per me è un onore dedicarlo alla memoria di uno dei più illustri magistrati che si sono impegnati nella lotta al terrorismo, caposaldo imprescindibile per futuro democratico. Siamo qui ad onorare la memoria di Amato, caduto sotto colpi dei Nar. Oggi è dovere di ogni istituzione, dello
Stato e di ogni singolo cittadino adoperarsi affinché sia dissipata ogni ombra nella ricerca della verità, ricerca che non deve mai cessare. Lo Stato deve essere sempre accanto alle persone che la cercano, sempre. Senza esclusione. Oggi e tutti i giorni siamo tutti Mario Amato, la città si impegna a mantenere viva la memoria, io mi impegno affinché chi combatte per la ricerca della verità non sia mai lasciato solo», ha detto Raggi, durante la cerimonia per il 36/o anniversario dell'assassinio del magistrato Mario Amato, ucciso dai Nar. 

Alla cerimonia hanno preso parte anche il presidente del Senato Pietro Grasso, il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone e il presidente dell'associazione delle vittime della strage di Bologna, Paolo Bolognesi. Nel corso della cerimonia, celebrata proprio nel luogo dove il giudice venne ucciso, in viale Jonio, la sindaca ha spiegato che si tratta di «un onore dedicare il mio primo intervento pubblico alla memoria di un illustre magistrato impegnato nella lotta ed al terrorismo che è un caposaldo imprescindibile per il futuro della democrazia». «È nostro dovere, di ogni istituzione, delle forze dell'ordine ma anche dei singoli cittadini adoperarsi affinché le ombre siano dissipate definitivamente nell'abito della ricerca della verità che non può mai cessare», ha concluso.

Non sono mancati i fan 5 Stelle alla cerimonia all'Altare della Patria. E le bandiere del M5s. Alla cerimonia per il suo insediamento in Campidoglio si sono presentati un uomo in costume, travestito da D'Artagnan e con tanto di bandiera del Movimento 5 Stelle, e un altro che reggeva il cartello giallorosso con la scritta "Virginia sindaco di Roma". Presenti anche altri militanti del Movimento.

 

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