Ingrao sui manifesti del sì, l'ira della figlia: «Il Pd non stumentalizzi mio padre»

Ingrao sui manifesti del sì, l'ira della figlia: «Il Pd non stumentalizzi mio padre»
Lunedì 23 Maggio 2016, 14:30 - Ultimo agg. 24 Maggio, 10:33
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Quella foto di Pietro Ingrao che circola sul web e invita a votare sì al referendum fa arrabbiare la figlia
del leader comunista, anche perché l'ex presidente della Camera è stato sicuramente il primo a parlare di riforma dello Stato e finanche di maggiori poteri al premier ma è stato anche uno strenuo difensore della Costituzione:
"Gira da ieri su Facebook una foto di papà con appiccicato sopra un grosso Sì e il simbolo del Pd, prendendo a pretesto frasi pronunciate in tutt'altro contesto e avendo in mente tutt'altra riforma. Non so chi siano gli ultras renziani che hanno avuto questa brillante idea. Mi viene però da dirgli che se, come si usa dire ora, bisogna metterci la faccia ci mettessero la loro e quella dei loro ispiratori", dice Celeste Ingrao.

Torna più che mai attuale lo scambio epistolare tra Ingrao e Noberto Bobbio: «Mantenendo l’impianto pluralistico della Costituzione, si può e si deve andare a uno snellimento e ad una razionalizzazione del sistema di governo parlamentare. Qui vi è una riforma chiave, che è addirittura simbolica: mi riferisco - spiegava Ingrao - alla soluzione monocamerale. È dinanzi agli occhi di tutti l’assurda ripetitività dei dibattiti, di decisioni legislative, di interventi ispettivi; l’esorbitanza del numero dei parlamentari, i difetti pesanti di coordinamento nell’azione dei due rami del Parlamento; l’arcaicità delle suddivisioni e del numero delle commissioni, e in parallelo la debolezza delle strutture di servizio», spiegava l’eretico del Pci nel lontano 1985. Tutto già chiaro ventinove anni fa, la necessità impellente di cambiare la Costituzione in alcuni punti per ridare funzionalità e credibilità allo Stato perché la Carta oggi, spiegava Ingrao fino a qualche anno fa "va bene così e così". Ma che tutto ciò c'entri con il ddl Boschi è oggettivamente difficile da dimostrare.
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