Renzi in diretta Facebook con De Luca per spiegare il Patto per la Campania:«A maggio via le prime ecoballe. Bagnoli, dopo 20 anni c'era dovere d'intervenire»

Renzi in diretta Facebook con De Luca per spiegare il Patto per la Campania:«A maggio via le prime ecoballe. Bagnoli, dopo 20 anni c'era dovere d'intervenire»
Giovedì 28 Aprile 2016, 15:03 - Ultimo agg. 29 Aprile, 08:08
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Il patto per la Campania, i nodi della sanità come l'emergenza barelle, la svolta di Bagnoli e il via allo smaltimento delle ecoballe. Tanti i temi trattati nel corso del «Matteo Risponde», il filo diretto su Facebook del premier Matteo Renzi, oggi in compagnia del governatore Vincenzo De Luca.  Il presidente del Consiglio ha cominciato la sua diretta con Riccardo Luna per parlare dell'iniziativa “Internet Day” in programma domani e di tutti gli impegni italiani sulla banda larga e la sfida digitale. Poi domande e risposte in libertà. Quindi il premier ha chiuso con De Luca per parlare dei dieci miliardi di euro investiti in Campania con l'impegno a non sprecare un solo centesimo di fondi europei.

 

Patto per la Campania«Faremo qualcosa di simile in tutte le regioni e le città metropolitane del Sud. Abbiamo cominciato dalla partita più difficile. Lo faremo dappertutto, da Bari a Taranto, alla Basilicata, alla Sicilia» ha esordito Renzi, in compagnia del governatore De Luca, che ha esposto in diretta i diversi obiettivi del Patto, come il completamento della metropolitana di Napoli o la risoluzione del problema delle ecoballe. «Andranno via entro maggio» ha promesso De Luca. «I fondi sono arrivati: è una sfida gigantesca. In due-tre anni ripulieremo tutta la regione Campania. Mai più un'immagine sporca di Napoli e della regione, ci sarà sviluppo turistico».

Bagnoli. «Bagnoli è un impegno comune, 300milioni di soldi degli italiani buttati via. Una cosa che fa arrabbiare anche gli angioletti» ha proseguito Renzi. «Se dopo 20 anni non si è mosso niente un Governo ha il dovere di intervenire» ha ribadito  De Luca. «Oggi la Campania sfida chiunque in termini di rigore e correttezza amministrativa, dall'Ambiente alla Gestione delle acque, coinvolgendo l'autorità nazionale anticorruzione» ha spiegato il governatore. «Non c'è regione in Italia con tali livelli di trasparenza. bagnoli è una grande sfida: non abbiamo più alibi. Dobbiamo tradurre le chiacchiere in concretezza». Renzi poi ha proseguito: «Io ed Enzo veniamo da storie, generazioni e regioni diverse ma abbiamo una comunanza: la lotta contro la corruzione. Le nuove regole che volgiamo applicare devono essere prese come punto di riferimento. Se ci sono episodi di corruzione, questi vanno stroncati. Siamo in prima linea sulle regole. Non dobbiamoa ver paura di sbloccare opere e cantieri, altrimenti il Paese è condannato all'infelicità». «La Campania è piena di cose positive e bisogna ricordarlo» ha detto Renzi. 

Severino. «Il processo sulla legge Severino è finito con la mia assoluzione - ha detto De Luca - dopo un calvario. Oggi in italia un funzionario che viene condannato in primo grado per abuso in atto d'ufficio è rovinato; stipendio dimezzato e dimansionamento. Perciò rischiamo di avere l'Italia paralizzata. La moralità è una cosa seria che si misura nella vita reale ma che ha come presupposto il diritto uguale per tutti i cittadini. Oggi non è così».

Sanità e scuola. «Stiamo stabilizzando circa 2000 precari nella sanità campana - ha detto De Luca -. A maggio non ci sarà più l'emergenza barelle: se ne troveremo ancora, mandaremo tutti a casa. La scuola? Abbiamo stanziato 190 milioni».

Alta Velocità. «Prevista nel patto per la Campania solo in direzione Bari, ma per Reggio Calabria no» ha chiarito De Luca. «Ma ci sono altre priorità come le strade, gli impianti fognari e il riassestamento idro-geologico».

Pompei e trasporti. «Oggi si apre il centro visite, le cose stanno funzionando in maniera meravigliosa - ha incalzato Renzi - ma c'è un problema di Circumvesuviana e di servizio». «E' una nostra priorità - ha detto De Luca -. Investiamo 600milioni di euro per rinnovare tutto il parco rotabile su ferro e su gomma. Ma dobbiamo recuperare ritardi pluridecennali».

Il Foia. «Non so se domani, nel Cdm alle 18, o nel prossimo Cdm» verrà approvato il Foia, il decreto per il diritto all'accesso agli atti pubblici» ha detto il premier nel corso del #matteorisponde. Con la banda larga «ci giochiamo parte dello sviluppo del Paese. Non dobbiamo investire solo su infrastrutture tradizionali ma anche a superare il digital divide». «Stiamo cercando di fare un grande recupero di credibilità internazionale del Paese, soprattutto perché mentre noi allarghiamo i muri con la banda larga, altri costruiscono muri e chiudono confini, una cosa controtempo e totalmente slegati da qualsiasi tipo di realtà» ha detto il premier. 

Sbloccare il Paese. «Siamo qui a Chigi elmetto in testa per sbloccare tutto ciò che può essere sbloccato e dare un segnale di ripartenza al Paese. A volte, è vero, c'è la tentazione di alcuni a vivere di rendita. Ma noi andiamo avanti, saremo in giro nei prossimi giorni» ha detto il premier Matteo Renzi nel corso della diretta #Matteorisponde. «Abbiamo voglia - prosegue - di restituire all'Italia l'entusiasmo che questo Paese deve avere. Non ne posso più di quelli che chiacchierano e basta e poi quando arriva il momento opportuno si tirano indietro perché hanno paura».

Corruzione. «Ogni volta che emerge una storia di corruzione io mi indigno, mi arrabbio.
Ma tutti dobbiamo riconoscere che ci sono distinzioni tra intere categorie e singoli o gruppi organizzati che commettono errori». «Non si può sparare nel mucchio perché se dici che son tutti uguali poi i ladri la fanno franca. Guai a generalizzare perché chi generalizza fa il gioco di chi ruba. Regole più dure? Noi ci siamo, non abbiamo paura. Non è mai troppo quello che si fa, siamo pronti a dare una mano, non solo alle amministrazioni locali».


Rinnovabili. «L'Italia è leader nelle energie rinnovabili, messa meglio di Francia, Germania e Regno unito. Siamo i più forti di tutti tra i grandi Paesi. Dobbiamo fare di più? Sì, e stiamo lavorando a progetti interessanti» ha proseguito il premier.

Partite Iva. «Sì al sostegno per le partite Iva: tra maggio e giugno con un provvedimento sulla competitività cercheremo di dare una mano più forte alle partite Iva» ha aggiunto il premier nel #matteorisponde.

Unioni civili. «Il 9 maggio inizierà il voto sulle unioni civili; l'approvazione dipenderà se mettiamo la fiducia. Non lo abbiamo ancora deciso, no è sicura ma è probabile» ha detto il premier Matteo Renzi.

80 euro. 
«Gli 80 euro? Ottanta euro è tanta roba, più di un aumento sindacale» ha detto il premier Matteo Renzi nel corso della diretta #Matteorisponde, replicando a chi gli chiede di «mettere i soldi, non 80 euro».

Riforme costituzionali. Il referendum sulle riforme costituzionali «riguarda punti specifici su cui si parla da 30 anni», come il superamento del bicameralismo perfetto. Matteo Renzi nel corso della diretta ha ribadito che se vincerà il no si dimetterà. «Io sono tra i pochi politici che dico quando perdo che ho perso. Altri quando perdono spiegano che hanno vinto», afferma Renzi. «Se il referendum vedrà sconfitto il si - prosegue - trarrò le conseguenze. So da dove vengo e so che la politica è servizio. Sto personalizzando? No, se perdi una sfida epocale che fai? Racconti che i cittadini hanno sbagliato? No hai sbagliato tu». Comunque, prosegue Renzi, il referendum «riguarda punti specifici di cui si parla da 30 anni, e alcuni dalla Costituente: superare il bicameralismo perfetto e ridurre il numero dei parlamentari; e non lo ha mai fatto nessuno. Se gli italiani diranno si tutto ciò diverrà realtà». «Io credo che il voto isì significhi 'si cambia, si crescè, significa che l'Italia non ferma le lancette della storia. È una grandissima opportunità per i cittadini. Se perdo però non resto attaccato alla seggiola», conclude. 

Lo scudetto. «Non sono per la Juve ma riconosco che ha vinto uno scudetto gagliardo. Onore a Max Allegri e a tutte la sua squadra» ha concluso il premier Matteo Renzi nel corso della diretta «Matteo risponde», mandando anche «in bocca al lupo a Renieri e al suo Leicester». 

 
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