Renzi prepara il taglio dell'Irpef: «Dal 2017 meno tasse per il ceto medio»

Il premier Matteo Renzi
Il premier Matteo Renzi
di Redazione web
Mercoledì 18 Maggio 2016, 22:53 - Ultimo agg. 20 Maggio, 14:38
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Nel 2017 meno tasse al ceto medio. È la promessa rilanciata dal premier Matteo Renzi nella diretta Facebook.  «Dobbiamo andare di più nella direzione di dare una mano al ceto medio e alle famiglie». ha annunciato il presidente del Consiglio. «Stiamo
discutendo come, se attraverso le aliquote Irpef o un sistema fiscale diverso. Andrà nella legge di stabilità del 2017: è un'assoluta priorità». 
Renzi si è poi scagliato contro i dirigenti «di banche fallite che hanno ricevuto buonuscite milionarie». Un fatto che il premier bolla come una cosa «squallida».  
E non è mancato il punto sui livelli occupazionali del Paese, che l'Istat ha fotografato in frenata con il 77% di indeterminati in meno sul 2015. «Oggi - ha tuonato il premier - hanno scritto sul lavoro sono tecnicamente clamorose balle». «Gli incentivi - si è difeso Renzi - hanno funzionato, è il loro compito. Hanno funzionato nel 2015. Nel giro di due anni abbiamo recuperato 400mila posti di lavoro. Abbiamo interrotto la caduta. Nel dare i dati trimestrali dell'Inps si è visto che il saldo positivo è più piccolo dello scorso anno. Non è che ci sono meno posti di lavoro, prosegue ma siccome gli incentivi sono ridotti è cresciuta meno l'occupazione, va meno veloce ma continua a crescere». Poi la promessa su Equitalia, sul quale Renzi la scure di un'imminente chiusura.
«Stiamo riorganizzando tutto il sistema del rapporto tra cittadino e pubblico amministratore. Dove voglio arrivare? Al 2018 Equitalia secondo me non ci arriva mica». «Stiamo lavorando con il ministro Padoan - ha svelato Renzi - il sottosegretario Nannicini, la direttrice dell'Agenzia delle Entrate, l'amministratore delegato di Equitalia, a una riorganizzazione del sistema delle agenzie perché sia a disposizione del cittadino e non vessatorio contro il cittadino». «Già attraverso i decreti attuativi della riforma della pubblica
amministrazione - ha proseguito - sono previste novità che incoraggeranno il cittadino ad
avere più fiducia nella pa».
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