Renzi: «L'Italia è come un 15enne,
ha problemi di autostima»

Della serie, talento sprecato. «L'Italia ha un gigantesco problema di autostima, come un quindicenne che ha tante potenzialità ma non ci crede». Il premier Renzi, parlando alla scuola di Sant'Anna di Pisa, è tornato a sottolineare l'importanza di sviluppare il potenziale del Paese. Un chiodo fisso che mette al centro della nuova legge di bilancio appena approvata. «Nella manovra - ha spiegato - non ci sono singoli bonus ma c'è questa visione: ridurre le tasse, semplificare la burocrazia, disintegrare un sistema di veti. Perché il punto centrale è che il nostro Paese ha un potenziale immenso e all'estero lo sanno». E insiste:«Bisogna disintegrare il sistema di
veti perché in Italia contano più i veti che i voti».
Poi tocca agli esorcismi. «Dopo i gufi facciamo i conti anche con i vampiri - continua il premier - che nella sua newsletter di Enews commenta: «La lotta all'evasione ha raggiunto nel 2015 il record di tutti i tempi con quasi 15 miliardi recuperati: ma lo facciamo senza il modello punitivo del passato che puntava su un sistema vessatorio. Per noi il cittadino va coinvolto prima non stangato subito».

E ne ha anche per l'Europa che deve abbandonare gli egoismi e dare finalmente una mano
concreta all'Italia sui migranti, così si potranno anche
ridurre le spese. Insomma il giorno dopo il via libera alla nuova legge
di bilancio da 27 miliardi, Renzi difende con forza il
lavoro del governo, a partire dall'addio ad Equitalia. Il
premier assicura che le coperture «ci sono tutte». Si
definiscono meglio alcuni capitoli della manovra, come la messa
in sicurezza antisismica, con il sismabonus potenziato fino a un
massimo dell'85% ed esteso ad attività produttive e seconde
case. Confermata anche un'ultima tranche di 700 milioni di
sgravi per il lavoro stabile, per le assunzioni di giovani.