Renzi: «Su Regeni
Cambridge dica verità»

Renzi: «Su Regeni Cambridge dica verità»
Mercoledì 6 Settembre 2017, 23:19 - Ultimo agg. 7 Settembre, 10:02
4 Minuti di Lettura
«Molti mi dicono che ho un cattivo carattere, può darsi, penso di averne uno. Un leader non scarica le colpe sugli altri. Volevo mollare del tutto la politica, il libro è dedicato a chi mi ha chiesto di non mollare». Lo ha detto il segretario del Pd Matteo Renzi, intervenuto alla Festa democratica di Padova. «Chi va avanti lo decidono le primarie. Dobbiamo fare squadra, ora la squadra c'è, il punto è che il Pd deve mostrarlo. Il Pd - ha detto Renzi ricordando il confronto con Andrea Orlando - nell'immaginario collettivo è sempre e solo litigio all'interno, dobbiamo cercare di vincere questa maledizione. Alle prossime elezioni ci saremo noi, non soltanto Matteo Renzi ma una squadra di persone che può convincere gli italiani; bisogna smettere di parlarsi addosso e avere l'orgoglio di dire che una legge come il Jobs Act funziona o che l'Expo è stato un successo».
 

«Le elezioni saranno una sfida impegnativa, ma alla portata del Pd. Le dobbiamo vincere, iniziamo fin d'ora ad allenarci», ha spiegato la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi questa sera alla festa dell'Unità di Torino. «La fine di una legislatura - ha aggiunto Boschi è sempre una fase interessante e il Pd ha una grande responsabilità. Il principale appuntamento di governo è quello con la legge di bilancio. Abbiamo poi il dovere di completare il percorso di riforme avviato nel 2014, e dobbiamo tenere in sicurezza i conti pubblici, puntando ancora sulle misure per favorire l'occupazione dei giovani». «Grazie alle nostre politiche fiscali - ha detto ancora - abbiamo bloccato il trend della disoccupazione. Ora si parla di ripresa e a Cernobbio tutti gli economisti hanno detto che non è merito dell'oroscopo bensì delle misure che abbiamo messo in campo».

«La legge Fornero parte da un principio giusto: se si allunga l'età media bisogna lavorare un pò di più, 19 anni 6 mesi e un giorno è stata una delle vergogne italiane. Si doveva fare un intervento, ma si è fatto troppo duro», ha detto ancora Renzi. «Noi abbiamo fatto l'anticipo pensionistico a costo zero per chi fa lavori usuranti, sono arrivate 70mila domande. Poi, c'è l'anticipo pensionistico volontario che chiede un contributo e la pensione minima: non è la risposta ideale ma questo vale su tutto, non c'è bacchetta magica. Forse non abbiamo ancora fatto a sufficienza per chi ha figli, ma abbiamo portato avanti un pezzettino alla volta».

Sul referendum: «Non succede nulla chiunque vinca. È come chiedere se vuoi che la mattina sorga il sole. Non c'è corrispondenza tra la domanda e il fatto. È una battaglia politica legittima, solo che è fatta coi nostri soldi e i due governatori avrebbero fatto meglio a metterli negli asili nido». Invece, «sui vaccini si sta giocando una battaglia sulla pelle delle persone. Il vaccino - ha detto il segretario del Pd - non è un business delle grandi case farnmaceutiche, che guadagnano con le malattie e non con i vaccini. Questa storia è assurda, abbiamo trovato un'impressionante regressione culturale. Quando Beppe Grillo urla contro Rita Levi Montalcini e Umberto Veronesi dobbiamo pensare che un comico urla contro i premi Nobel».

Ancora: «Su Giulio Regeni Cambridge deve dire tutta la verità».
Così Matteo Renzi alla Festa democratica di Padova, a proposito del ricercatore italiano rapito e ucciso in Egitto. «Su Regeni - ha detto il segretario del Pd - condivido totalmente la posizione del presidente del Consiglio. Io sto con Paolo Gentiloni, lo abbraccio e lo sostengo, a maggior ragione su questa vicenda dove bisogna tenere insieme il dolore e la consapevolezza che l'Italia si è mossa molto bene. Non accetteremo una verità di comodo, vogliamo 'la verità». Quindi l'ex premier ha chiarito il suo pensiero: «Ci sono molti punti aperti ma non sono d'accordo con chi dice che non dovevamo rimandare l'ambasciatore in Egitto. Ero stato io a ritirarlo, ma questa misura funziona se è transitoria, se vuoi la verità non puoi rinunciare alla diplomazia. Chi strumentalizza questa vicenda per motivi politici sta facendo un danno, condivido quanto detto da Pierferdinando Casini».
© RIPRODUZIONE RISERVATA