Ricatto a Berlusconi: interrogato Ghedini
Pm: ultimatum al premier. E' scontro

Berlusconi con Van Rompuy a Bruxelles
Berlusconi con Van Rompuy a Bruxelles
Martedì 13 Settembre 2011, 10:43 - Ultimo agg. 13 Ottobre, 19:37
4 Minuti di Lettura
ROMA - La memoria difensiva del premier Berlusconi non basta ad evitare il faccia a faccia coi magistrati. Lo ha detto il procuratore capo di Napoli, Giandomenico Lepore, parlando del procedimento sulla presunta estorsione ai danni di Silvio Berlusconi da parte di Gianpiero Tarantini e Valter Lavitola. Lepore ha quindi proposto al premier altre 4 date, aggiungendo che se non si farà ascoltare scatterà l'accompagnamento coatto. La Immediata la polemica, con il Pdl che attacca la Procura, accusandola di velleità golpiste, e chiede l'intervento del Guardasigilli.



Interrogato Ghedini. Intanto l'avvocato di Berlusconi e parlamentare del Pdl Nicolò Ghedini è stato interrogato questa sera a Roma dai pm della procura di Napolio. Ghedini è stato ascoltato in qualità di persona informata dei fatti dai sostituti Francesco Curcio, Vincenzo Piscitelli e Henry Jhon Woodcock.



Il parlamentare-avvocato è stato sentito dai magistrati con l'obiettivo di approfondire la circostanza - riferita anche da Tarantini nell'interrogatorio di garanzia - secondo cui Ghedini sarebbe stato a conoscenza dei soldi che Berlusconi elargiva all'imprenditore barese tramite Lavitola. «La persona in assoluto più vicina al presidente del Consiglio - ha messo a verbale Tarantini - è l'onorevole Ghedini. Quindi credo che quando Berlusconi faccia determinati conti o cose, Ghedini sappia». «Supposizioni» le ha definite Ghedini nei giorni scorsi, ribadendolo - secondo quanto si è appreso - anche oggi ai magistrati.



«Faccio l'avvocato e sono qui per il mio lavoro». Così ha risposto in serata in Via Giulia a Roma Ghedini al cronista del Fattoquotidiano.it, che gli chiedeva come mai fosse alla Direzione Nazionale Antimafia. «Non ho assolutamente nulla da dire - precisa Ghedini- non sono stato interrogato su nulla». Al cronista che insiste, ha trovato lei lavoro e i legali a Tarantini? Ghedini infastidito risponde: «Ma cosa dice, io non ho trovato nulla, né il lavoro, né i legali». Sapeva però dei 500mila euro? «Ma assolutamente no -precisa l'avvocato del premier- risulta da tutti gli atti».



«La memoria difensiva non basta - ha spiegato oggi il procuratore di Napoli riferendosi alla richiesta di ascoltare Berlusconi e alla memoria inviata dal premier per evitare l'incontro con i pm - perché è una versione unilaterale, vanno fatte le domande e ci sono fatti specifici da contestare. Le controdeduzioni con domande da parte dei magistrati sono necessarie per fare chiarezza, non per senso di persecuzione nei confronti di qualcuno. Nessun cittadino si può sottrarre a suo piacimento all'esame da parte dei magistrati. Lo stesso Presidente della Repubblica può essere sentito come teste, con prerogative come quella di essere sentito al Quirinale, ma non si può sottrarre».



La Procura di Napoli ha indicato a Berlusconi un ventaglio di date per l'interrogatorio in qualità di persona offesa: giovedì 15, venerdì 16, sabato 17 o domenica 18 settembre, dalle ore 8 alle ore 20. Nel caso di un rifiuto a farsi ascoltare, i pm avvierebbero la procedura per l'accompagnamento coatto. La citazione a Berlusconi a comparire è stata notificata questa mattina nella residenza di Villa San Martino, ad Arcore (Monza). Assente Berlusconi, che era in viaggio per Bruxelles, l'atto è stato consegnato dalla Digos a un addetto della segreteria del premier. La scelta di Arcore per la notifica della citazione è stata fatta dai pm in considerazione del fatto che Berlusconi nella vicenda è coinvolto, quale parte lesa, in forma privata. È stato questo il motivo per il quale è stato escluso che la notifica avvenisse a Palazzo Chigi.



Nell'atto di citazione i pm sottolineano che la deposizione è rilevante perché si tratta di un procedimento con persone detenute. Il riferimento è a Tarantini e alla moglie Angela Devenuto, il primo in carcere a Poggioreale, la seconda ai domiciliari a Roma. L'avvertenza al premier lascia intendere che la deposizione del premier avrà un peso significativo anche sulle decisioni che la Procura deciderà di prendere nei prossimi giorni sia riguardo a Tarantini, sia alla moglie.



Quella dell'accompagnamento coatto «è un'ipotesi prevista dal codice per tutti i testimoni; i deputati, ovviamente, hanno le loro garanzie, cioè questa eventualità deve essere autorizzata dalla Camera di appartenenza - ha detto Lepore -. A Berlusconi abbiamo inviato un atto di citazione a comparire come persona informata dei fatti. Abbiamo indicato le date per un altro incontro. Se anche in questo caso non dovesse essere disponibile o gli forniremo ulteriori date, o valuteremo in quel momento».



«La Procura di Napoli, lo dico nell'ambito della libertà d'opinione, ha velleità golpiste e l'azione compiuta oggi è volta a danneggiare l'Italia - commenta Osvaldo Napoli, vicepresidente dei deputati del Pdl -perché a tanto si è disposti ad arrivare se è necessario per far fuori il premier. Le opposizioni tacciono, o grideranno allo scandalo, come è giusto che sia per chi vive dentro sepolcri imbiancati. Ma la gravità di quanto accade a Napoli dovrebbe indurre ad agire il Csm e il suo vice presidente».



I deputati Pdl Enrico Costa e Manlio Contento hanno depositato una interrogazione a Montecitorio per chiedere al ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma di mandare subito gli ispettori di via Arenula negli uffici della Procura di Napoli.



Sugli ispettori il ministro della Giustizia ha fatto sapere che deciderà dopo aver ricevuto risposte scritte dalla procura di Napoli. Risposte che non sarebbero ancora arrivate a Via Arenula. Il Guardasigilli già la scorsa settimana ha avviato accertamenti preliminari su un'eventuale fuga di notizie relativa all'inchiesta. Palma avrebbe sollecitato chiarimenti sia a proposito della pubblicazione da parte dell'Espresso di intercettazioni (non ancora depositate) tra Lavitola e il premier, sia sull'articolo di Panorama che già qualche settimana fa anticipava il contenuto dell'inchiesta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA