Ira del portavoce di Gal: «Così 2 voti fuori gioco, Grasso vergognoso»

Ira del portavoce di Gal: «Così 2 voti fuori gioco, Grasso vergognoso»
di Adolfo Pappalardo
Martedì 6 Ottobre 2015, 08:52 - Ultimo agg. 09:43
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Beccato dalla moviola, cinque giorni di squalifica. Di lunedì neanche fosse il processo alla partita di Aldo Biscardi. «La moviola, quella, era più onesta: questo invece è stato un processo in contumacia e Grasso è un ipocrita e un bugiardo. Una vergogna: lo scriva. Lo deve scri-ve-re», urla Enzo D’Anna, senatore verdiniano, dopo essersi preso il cartellino rosso: 5 giorni di stop dai lavori del Senato. «Ma non finisce qui...», minaccia.



Senatore D’Anna ci sono i filmati dove lei mima il gesto di un atto sessuale nei confronti della senatrice Lezzi.

«Ora fa la vergine e la martire quella lì: ma andiamo...».



Però la moviola inchioda lei.

«Sanzionato solo per il filmato dei grillini. Te li raccomando quelli: preparano tutto e sono già pronti con i telefonini per dare un minuto dopo tutto ai telegiornali. È successo di tutto in quell’Aula, tra scarpe lanciate e striscioni, ma ora ci vado di mezzo io che volevo mettere un po’ d’ordine in quel macello perché il presidente non ne è capace. Una vergogna da quando sono arrivati quelli non si capisce niente e ora ci vado di mezzo io.... Palazzo Madama è diventato un cortile per colpa loro e ora vogliono dare lezioni. A me? Ma andassero a....».



Non divaghiamo: nel filmato lei...

«Ancora? Io stavo mimando solo il gesto che la Lezzi aveva fatto prima a Barani. Quella che oggi fa l’educanda e dice che si toccava la pancia, indicava invece le sue parti basse».



Solo un fraintendimento quindi?

«Ma quale? La verità è che volevano inc... mi: far mancare due voti al Senato, al Renzi».



Ma chi?

«A chi gli brucia il c...o. E sono parecchi: dalla sinistra, a Ncd e a Fitto: la più grande accusatrice è stata Cinzia Bonfrisco, la ”capa” dei fittiani. E poi Grasso è stato vergognoso contro di me e il mio collega. Ma non finisce qui: ora deve rigare dritto altrimenti non la passerà liscia».



Che fa, minaccia la seconda carica dello Stato?

«No, ma è meglio che non commetta errori: lo aspetto al varco».



E perché ce l’ha con lui?

«Tutto questo accanimento è solo per mettere a tacere le sue colpe, ’che non è capace di tenere in ordine l’Aula ed ha trovato un capro espiatorio. Sapeva tutto ma ci processa senza prove. La verità è un’altra e lo sanno bene lui e la Boschi».



Cosa sanno?

«In quel momento stava parlando Ciro Falanga, il mio collega di partito, e la Lezzi ha iniziato con i gesti osceni. Intuendo cosa avevano architettato i grillini ho richiamato l’attenzione di Grasso e della Boschi per avvertirli di quello che stava accadendo. Dei gesti di quella che mo’ fa l’educanda (la Lezzi, ndr). Ed ho solo mimato il gesto della Lezzi. È come se io, dopo una rissa, ai carabinieri che intervengono dopo, spiego e mimo il gesto che l’ha scatenata e i militari poi ammanettano me invece degli autori».



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