Ok del Senato al processo Giarrusso
ancora lite M5S-Pd

Ok del Senato al processo Giarrusso ancora lite M5S-Pd
Giovedì 21 Luglio 2016, 19:14 - Ultimo agg. 21:10
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ROMA - Il Senato, che ieri con voto segreto ha «salvato» Berlusconi impedendo l'uso nel processo Ruby-ter delle sue 11 telefonate con le cosiddette Olgettine, oggi non offre alcuno scudo al senatore M5S Mario Michele Giarrusso che dovrà così affrontare da semplice cittadino il processo per diffamazione istruito contro di lui dopo la querela che gli è arrivata della parlamentare e candidata sindaca Dem, Maria Gaetana Greco il 24 maggio del 2015. L'Aula di Palazzo Madama ha infatti accolto, a voto palese, con 159 sì, 75 no e 4 astenuti, la proposta della Giunta per le Immunità di concedere la sindacabilità per il pentastellato.

Giarrusso, che in due memorie difensive presentate alla Giunta per le Immunità (come ricorda in Aula il relatore Andrea Augello) si era appellato all'insindacabilità sostenendo che le sue dichiarazioni erano da considerarsi espresse nella sua veste di parlamentare, poco prima del voto della Giunta del 6 luglio scorso, aveva dichiarato in un video postato su FB di essere disposto a rinunciare, invece, a tale prerogativa prevista dall'articolo 68 della Costituzione. Posizione che ha confermato oggi in Aula e che è stata fatta propria dall'intero gruppo M5S che, tra l'altro, ha chiesto che si votasse in modo palese e non nel segreto dell'urna.

Ma nonostante la disponibilità dei 5 Stelle a votare affinché Giarrusso possa difendere le sue ragioni nel processo, non sono mancate le polemiche con i senatori Dem che hanno continuato ad accusare i pentastellati di aver fatto l'inciucio ieri con FI anche in vista del fronte del «No» che si sta compattando sul referendum. E con i 5 Stelle che hanno rispedito ogni accusa al mittente. «Il Re delle bugie del Pd è nudo - ha detto il capogruppo-portavoce M5S Stefano Lucidi - ieri il Pd, per coprire chi nel suo partito con voto segreto ha votato a favore di Berlusconi, si è inventato un fantomatico patto M5S-Forza Italia per 'salvarè Mario Giarrusso. Oggi in Aula, con voto palese le bugie del Pd sono emerse chiaramente e sono state clamorosamente smentite nei fatti». «Le giustificazioni che anche oggi Lucidi si sente in dovere di dare rispetto ai rapporti con il gruppo di Forza Italia - ha replicato Francesco Russo (Pd) - confermano l'imbarazzo per il voto di ieri su Berlusconi e la scarsa trasparenza delle scelte dei 5 Stelle».

Intanto, la decisione della Giunta viene approvata e Giarrusso dovrà rispondere della seguente frase pronunciata nei confronti di Maria Gaetana Greco vista su un balcone durante un comizio elettorale insieme al «pluripregiudicato» Giannito, pur senza mai citarla: «È inammissibile e intollerabile che nel 2015 sia ancora possibile esibire in maniera così plateale comportamenti e soggetti denotanti contiguità con gli ambienti mafiosi, per di più in campagna elettorale». «Bene - ha commentato Giarrusso - così potrò far sapere pubblicamente, grazie al processo, quali sono le frequentazioni di alcuni esponenti del Pd in certe zone d'Italia...».
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